Hic et nunc … …il pelo nell’uovo e il tempo che sfugge

Un angolo dove discutere dei sogni e loro interpretazione

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pinoerre
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Hic et nunc … …il pelo nell’uovo e il tempo che sfugge

Messaggioda pinoerre » 09/02/2017, 9:19

“Noi siamo creatori, non abbiamo nessun limite se non i nostri alibi giacché molto spesso corriamo dietro a chimere per evitare di confrontarci con la nostra vera natura …quanto di accettarla (Dujihlios)”.

La vita è un susseguirsi di accadimenti, nondimeno, ci sono accadimenti che –si afferma- si mostrano misteriosi, incomprensibili, a volte oscuri e non dipendenti da noi.
Tuttavia, nell’Universo ogni evento accade in sincronia e ciascun evento stesso ha sempre un ultimo significato il cui scopo è quello di fare da guida alla nostra vita, indirizzarla verso il proprio compimento giacché, in Natura, tutto si muove con coerenza di situazioni che fanno presente che non siamo fatti di sola materia e che l’universo ha la sua matrice in una coscienza/consapevolezza universale origine di tutte le sincronicità, cioè dell’insieme di eventi che accadono simultaneamente e che soltanto apparentemente noi, per esigenze/alibi del nostro io, li identifichiamo come delle coincidenze.
Sono proprio quelle “per esigenze del nostro io” che ci conducono/portano alla sofferenza, ovvero ad un dispendio energetico in quanto l’universo tendendo ad equilibrarsi genera eventi sincronici anche non supportabili da noi… che, con modalità/espedienti diverse opponiamo delle resistenze interagendo con la struttura sincronica del cosmo e lo costringiamo a cambiare i rapporti (sincronici) i quali –inevitabilmente- ci coinvolgeranno nel cambiamento, fino a che non raggiungerà l’equilibrio (opponendo resistenza al flusso cosmico diamo origine –p.e.- alla malattia?).
Pertanto, sarebbe bene comprendere quel che accade nella nostra vita -senza escludere- che la nostra vita non ha inizio al momento della nascita e che non si concluderà con la morte?
Si, e questo sarebbe di grande utilità giacché -prima di questa esistenza- ne abbiamo avute altre e, dopo questa esistenza, ne avremo altre.
È l’ignoranza ed anche l’indifferenza o la non accettazione del passato (le nostre esistenze anteriori) che ci permette di affermare che tutto ciò che ci accade sia il più delle volte un fattore accidentale, attribuibile agli altri, al destino, e, dal momento che l’uomo non può annullare il passato né può esserne controllato, c’è astruso ed impossibile intendere che, invece, struttura il probabile futuro per mezzo delle azioni del vissuto nel presente.

Il passato è passato, io vivo nel presente!
Questa è una sciocca affermazione, ma come si fa a vivere nel presente?

Noi non viviamo il presente e stiamo ponendoci la domanda sbagliata.
Non riusciremo mai ad incontrare il nostro presente dato che viviamo separati dal passato e non diamo ascolto al Sentire… alla nostra natura.
Se non vogliamo far nostro il prima (il passato) e, questo, lo facciamo in molti modi, il qualunque possibile dopo (il futuro) sarà inevitabile e comunque determinato dal nostro stesso disinteresse; il che significa che continueremo a vivere convinti dell’idea del tutto-predeterminato quanto dell’ineluttabile accettazione-del-destino.

L’idea della Reincarnazione spiegherebbe –finanche- le nostre relazioni nella vita attuale giacché fatti accaduti in un passato -anche remoto- stanno ancora operando nel presente?
Si.
Nel compiere un’azione, un atto, diamo origine ad una serie di effetti di cui ognuno -diventa causa- a sua volta e produce altra serie di effetti giacché la Vita, quanto la nostra vita, non è il risultato di azioni ed eventi casuali e gli eventi non si susseguono a seguito della causa-effetto, né cadono sotto il potere del caso in quanto esso non esiste, ma piuttosto si mostrano in reciproca connessione con una serie di altri accadimenti -anche lontani nel tempo- il quale non è come un processo lineare che si muove, in maniera uniforme e ininterrotta, nella direzione di un nuovo (e infinito) futuro….

Alcuni hanno affermato che non siamo nati nella nostra famiglia né per un caso né per una coincidenza in quanto scegliamo le nostre condizioni e stabiliamo un piano per la nostra vita perfino prima di essere concepiti; con altre parole, siamo noi-stessi che tracciamo un piano degli eventi-persone chiave che incontreremo.

C’è una ragione per ogni cosa e non esistono coincidenze.

La nostra esistenza è una dei risvolti delle scelte e delle azioni compiute ed i punti di svolta, i nodi dei possibili futuro, giacché tutti gli esseri interagiscono e sono intimamente collegati da interazioni legate e interdipendenti che li fanno esistere, accadranno …anche se non sono fermamente convinto che prima della nascita… siamo noi-stessi che tracciamo un piano degli eventi/persone chiave che incontreremo.
Nell’Universo tutto è sincronico e Tutto è unito a tutto e nulla svanisce o si cancella oppure si annienta. Pertanto, credere che ciò che definiamo passato cessi di esistere oppure che le tracce che il passato ha lasciato nella nostra memoria siano prive di consistenza, morte, è errore giacché il passato è vivo ed agisce nel presente.

Diventare consapevoli delle cause delle vite precedenti può essere la chiave di volta per comprendere il… presente?
Si ri-propone la domanda: Come si fa a vivere, essere consapevoli nel presente?
Ancora una volta la risposta è: Stiamo ponendoci la domanda sbagliata.

Nel qui-ed-ora è possibile cogliere l’essenza dell’esistenza?
Si, ma –verosimilmente- all’uomo qualunque sarà in certo qual modo difficile, forse impossibile.

Il percorrere un Sentiero iniziatico (l’iniziazione) può essere d’aiuto, determinante?

Al giorno d’oggi, dire di “percorrere un Sentiero iniziatico” è …fuorviante e sono in molti a vantare di essere stati iniziati a questo oppure a quello; nondimeno, l’iniziazione non è che uno degli innumerevoli punti d’arrivo e di partenza; l’origine di un continuo cambiamento per divenire idoneo ad intravedere/apprendere la visione di se stessi, s-velarla, giacché ogni linguaggio deforma ed ogni espressione la distrugge. Pertanto, dire di “percorrere un Sentiero iniziatico” è ripetere senza comprendere un antico proverbio (persiano) “il gatto che non può raggiungere la carne dice che ha un cattivo odore”, con altre parole “fare come la volpe con l’uva”… i personaggi della celebre favola attribuita ad un ignoto scrittore “dal viso lucido” nativo (o proveniente) dal “paese della pace più alta” vale a dire dall’Ityop’iya e, pertanto, gli elleni lo identificarono con l’epiteto di esopo (div. nome pr. di pers. Esopo) cioè etiope.

Che fare, dunque; farsi discepolo di un Maestro, evocare il maestro interiore, seguire questo o quel tale Guru, Santone?
Cosa deve fare il discepolo?

Per prima cosa necessita considerare se siamo disposti… a toglierci le cotiche dagli occhi e osservare il mondo, viverlo attraversandolo, camminando… essere pronti al cambiamento (metamorfosi … come l’asino d’oro di Apuleio da Madaura?)… agire.
Il che non significa –comunque- che si dovrà mettere da parte la propria volontà ed attendere che il Maestro, o Guru, o Santone …indichi cosa fare o come comportarsi, né mettere in atto quanto il Maestro/Guru/Santone indica …solamente se… abbiamo compreso …e le istruzioni/insegnamenti non ci costano nulla dal momento che siamo abituati a cambiare il canale della TV…col telecomando.
A tale proposito, l’infaticabile e vigile soccorritrice non ha esitazioni e… ci toglie la patata bollente dalle mani: …chi è il Maestro/Guru/Santone, quali sono le sue credenziali?
…il cacio sui maccheroni e …buon appetito!

Dobbiamo permettere alla nostra mente di ri-tornare a quel che è veramente importante?

Affinché ciò accada è necessario che le stesse strutture della Mente affrontino un cambiamento, dall’attuale identificazione con il proprio io …ad un modo di pensare più vasto…a ciò che siamo, fino a ri-velare/intuire chi-siamo-veramente… che certe volte è …più di quanto possiamo anche solo immaginare.

La mente è impedimento?
No. È la nostra Guardiana, colei che vigila sulla nostra integrità, è la nostra forza, uno strumento potente, utile. Tuttavia, dobbiamo liberarla dalle vecchie strutture che le hanno dato sicurezza, i vecchi schemi che hanno pianificato i molteplici, multiformi, alibi e quasi annichilito il Sentire.
Il Sentire è la sorgete da cui sgorga la vita… e l’amare/compassione è l’unica realizzazione per cui valga la pena vivere.
Molto genericamente il Sentire è come un abito di lino che abbiamo riposto nell’armadio per indossarne uno di seta …adatto a tutte le occasioni e non si sgualcisce.
Lo abbiamo avuto in regalo e c’è piaciuto, abbiamo reso felice quelli che ci stanno intorno, ma anche noi… e nel leggere l’etichetta lo siamo ancor di più: è stato confezionato a mano dagli abili artigiani della S.p.A. Emotivity.
L’emotività …quella che nasce dalle ferite e dal falso Sentire… è una delle manifestazioni/maschere del nostro io-condominio, isola ed è distruttiva… e in un modo o nell’altro …rende insensibili alla vita, a noi stessi …alle persone, specie a coloro che indossano abiti tessuti di lino anche rammendati.

Vittima… siamo vittime di condizionamenti …e della S.p.A. Emotivity?
No, nessuna prigione ha mai rinchiuso l’Uomo, né nessuna S.p.A. lo ha mai coartato.
Non dobbiamo ritenerci vittima né puntare l’indice sui cosiddetti condizionamenti millenari (sociali, culturali e religiosi) indotti da coloro che hanno voluto mantenere una situazione di controllo sulle masse, anche ponendosi come intermediari tra l’uomo e la divinità, impedendogli di ri-unificarsi, adducendo che ormai …sono radicati nel nostro inconscio, ragione per cui è molto difficile liberarsene completamente.
L’Ignoranza è la prigione inespugnabile che noi stessi edifichiamo, fortifichiamo rendendola sempre più inespugnabile… e ci imprigioniamo.

Essere ignoranti… voler ignorare… permette di vivere comodamente (senza responsabilità?)… di attraversare una tempesta indenni… provateci… nondimeno vi suggerisco che è -anche necessario- sapere che è del tutto inutile “ignorare” ed anche il “voler ignorare” e che laddove c’è ignoranza là c’è una possibile contaminazione con le cosiddette “forze oscure/non equilibrate”.

“La vibrazione dell’Universo è cambiata, ora tutto si sta conformando” è stato detto e ribadito da più fonti.
La frequenza vibrazionale del campo energetico planetario sta aumentando in maniera esponenziale. Si tratta della frequenza sonora di base (o risonanza di cavità Schumann, identificata nel 1899) del Pianeta la quale, dal momento della sua scoperta e fino al 1940, era rimasta inalterata (circa 7,8 hertz). L’inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986/87 e nei primi mesi del 1996 raggiunse gli 8,6 hertz.
Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.
L’aumento della risonanza di cavità Schumann è accompagnato da un altro fenomeno, la diminuzione del campo magnetico terrestre; i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto quando la risonanza magnetica avrebbe toccato i 13 cicli al secondo e il campo magnetico avrebbe avuto dei valori attorno allo zero. Secondo G. Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico nel 2012 e.v..
Non sarà la prima volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia avvenuta per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni. L’ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11 e 13mila anni fa, nell’Era in cui le acque dei mari si sono sollevate di ben 150 metri e l’inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma avvenuto intorno il 10.500 a.e.v.
Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso. Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d’arrivo e questo comporterà enormi mutamenti; G. Braden, che non scarta la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare, sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi iniziare a farlo in senso opposto.
Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare, si avrà una metà illuminata e l’altra metà al buio. Questo fenomeno è –comunque- stato descritto migliaia di anni fa…
Nel 1971 si cominciò a captare nell’atmosfera terrestre un crescente numero di particelle di luce chiamate fotoni, e mappandole si scoprì che la terra si stava muovendo dentro una fascia o cintura di luce densa. Ci stiamo muovendo attraverso quella che gli scienziati chiamano la nuova frequenza misteriosa, che sembra emanata dal centro della Via Lattea verso il quale noi ci stiamo sempre più avvicinando, e, non solo noi, ma tutto il nostro sistema solare.
Tutto si sta muovendo verso il centro della Via Lattea e la Terra sta rallentando velocemente il suo moto di rotazione tanto che -ogni anno- si devono regolare gli orologi al cesio (Ufficio Nazionale delle Misurazioni, Colorado), per poter mantenere la misurazione del tempo delle 24 ore al giorno.
Quello che non si sa, che la scienza non sa, è perché si sia attivata questa frequenza e che cosa significhi. È c’è dell’altro che non è più possibile ignorare o non considerare. Ci stiamo forse muovendo in uno spazio di transizione e per questo i campi magnetici stanno decrescendo non con un’equazione lineare e ciò non è ancora stato geologicamente registrato, cioè non è ancora registrato negli strati di roccia e tuttavia, sui campi coltivati del nostro pianeta si stanno sempre più manifestando forme geometriche che raffigurano simboli sacri, geometrie-sacre.
Perché tutto ciò accade?
Vedremo.
Sarebbe oltremodo sconcio e fanciullesco dire: l’avevo detto, ne avevo parlato… in tempi non sospetti… rigettando la tesi che questo cambiamento vibrazionale abbia una qualche relazione con l’annunziata catastrofe (?) che fra tre anni e quindici giorni circa, giacché siamo al Plenilunio ante diem IV nonas decembres del 2009 e.v., sconvolgerà il pianeta e l’Umanità.
Ciononostante, in questi ultimi anni ed in special modo negli ultimi mesi, anche coloro che fanno la vita del sughero sull’acqua, hanno avuto modo di …non poter ignorare che… ci sono dei cambiamenti… e che non ne sono immuni.
È insensato negare o voler ignorare che qualcosa è cambiato …anche intorno a noi. Tuttavia, clima stagionale a parte, siamo quasi alla fine dell’autunno, il freddo inverno è prossimo ed è facile ammalarsi; comunque, verosimilmente, abbiamo in qualche modo riscontrato che negli ultimi tempi dei dolori diversi, dolori non concentrati in un’unica parte del corpo, ci siamo sentiti come influenzati e …non come capitava di solito.
Abbiamo avuto qualche mal di testa… che non abbiamo mai avvertito prima e, a volte, abbiamo avvertito una sorta di stanchezza… in un modo assurdo. Altra cosa, ci siamo resi conto che di notte è accaduto di non dormire bene, riposare con tranquillità… i sintomi sono tanti… ma il punto è che capitano cose diverse da prima.
Bene, né il clima dell’autunno né quello invernale prossimo, né i vari virus influenzali… c’entrano giacché ciò è dovuto alla trasformazione che avviene sotto l’influsso dell’aumentata vibrazione dell’Universo che non è per niente nuova dal momento che da diversi anni sta già agendo ed anche il pianeta è sbatacchiato… variazioni climatiche… uragani, violenti temporali …terremoti… anche molto forti e distruttivi… incremento globale dell’attività sismica senza precedenti lungo le placche sismiche …ci dovrebbero far pensare che –effettivamente- c’è qualcosa che sta cambiando.

La vibrazione è più alta e tutto deve adeguarsi… che lo si accetti o no, che lo si ignori o no.

I Maestri della Tradizione alla quale facciamo riferimento, hanno affermato che la consapevolezza degli iniziati è mutata e che …dal Plenilunio della Madre della Quercia, non sarà più concepibile optare di essere o non esserne coinvolti.

Anche l’Universo si trasforma e dobbiamo ri-svegliarci, diventare consapevoli anche se la mente, difficile da controllare, progetta e mette in atto paradigmi complessi …realtà per ciascuno… alibi –comunque-.

Se tutti, più o meno consapevolmente, hanno percepito il mutamento d’energia, innescatosi in questi ultimi cinque anni, per alcuni, invece, detta percezione è avvenuta in maniera più manifesta. Sono stati descritti e annotati sintomi di sonnolenza, vertigine, nausee e/o confusione; tutti sintomi rilevabili e attestati nei cambi d’energia.
Bene, non ci sono privilegiati, quello che è stato avvertito, in special modo dalla metà dello scorso anno e con più forza in questi ultimi cinque mesi, è da considerarsi un vacuum energetico durante il quale una grande quantità di energia è stata avvicendata.
Singolarmente, ci si è sentiti sopraffatti da quella che sembra essere un enorme quantità di… negatività (per usare un termine non corretto ma assai comprensibile), da un grande senso di confusione, smarrimento ed anche paure –chiaramente- indotte… che non appartengono alla nostra natura.
Secondo diverse Scuole Tradizionali, questa –diciamo nuova- esperienza di percezione del vissuto, sarà la compagna di viaggio ancora per molto …verosimilmente, è intorno ai giorni del Solstizio d’estate che sarà maggiormente e distintamente avvertibile, in special modo dai giorni in cui, nel prossimo anno, il Sole entrerà nella Costellazione del Leone.
La percezione del cosiddetto vacuum energetico, indice del rinnovamento dell’Universo stesso, sarà avvertita fin oltre la vigilia dei giorni precedenti l’Equinozio primaverile anche se, intorno ai giorni del tempo del Rinnovamento, limite della transizione del ciclo annuale [periodo in cui le Scholæ officiano i riti di purificazione in attesa dell’Equinozio di Primavera (sarà preceduto dal Plenilunio della Madre del Sogno, la Tredicesima Luna)] ci si ritroverà nell’occhio del ciclone (per questo è un Plenilunio molto atteso). Una sorta mare della tranquillità nel quale potremo veleggiare con distensione …fino al Novilunio di Aprile.
Un periodo, dunque, confortevole per chi ama stare a galla secondo la collaudata tecnica del sughero e voluto da coloro che fanno propria la tattica di Quinto Fabio Massimo detto cunctator (temporeggiatore) ovvero… rimandare (in attesa di circostanze più favorevoli), indugiare …nell’attesa che la situazione si risolva da sé… o che altri sbroglino la matassa che nel frattempo abbiamo ingarbugliato finanche cercando di evitare un qualcosa che definiamo rischio, o evitando di sperimentare o vivere un qualcosa che riteniamo …nuovo.
Pertanto, è in questi termini che la maggior parte delle persone rimandano un qualcosa quanto un qualcosa-di-importante giacché le decisioni dell’anno-nuovo vengono già abbandonate il …primo febbraio.
Tuttavia, il rimandare/temporeggiare in sé non è il problema, ma è il procrastinare ciò che -addirittura- vogliamo percepire come imposto… ed è incredibile quanti validi alibi o cose-altre-da-fare si possono mettere insieme …nel mentre –verosimilmente- ciò –semplicemente- dimostra che si ha poca fiducia e non solamente in se stessi quanto nelle proprie capacità, e, non c’entra nulla il timore di sbagliare o di non riuscire.
Pertanto, e finché ci farà comodo/utile, si continuerà a rimandare… giorno dopo giorno …si sarà propensi ad affermare, anzi si riterrà finanche giusto, necessario alla nostra integrità, che rimandare/temporeggiare è sinonimo di perfezionismo… quando si tratta semplicemente di perdere… il tram …forse l’ultimo tram… senza considerare che un giorno di un possibile domani, forse neppure tanto lontano… ci si ritroverà davanti allo stesso muro/ostacolo/ciò che riteniamo imposto … con modalità diverse… ma con identico fine.

A tutti gli effetti e la cosa non è opinabile, le energie di questi ultimi cinque mesi sono state particolarmente dinamiche, intense, finanche distruttive (apparentemente) siccome Tutto, dai giorni del Plenilunio della Madre della Brezza Notturna (o della Madre Gravida) s’è mosso rapidamente e in più direzioni …facendo soffrire il mal di mare anche all’abituato sughero…


Potreste non averci fatto caso, ma se fate ricorso ai ricordi del vissuto (da sei mesi ad oggi, giorno del crocevia), non meravigliatevi se annoterete quel senso di stanchezza, di confusione, voglia di una vacanza, di fuggire lontano da se stessi quanto dal vissuto di tutti i giorni dove le cose vi sono apparse un pò diverse dal solito, un po’ strane, sconclusionate e inceppate da inspiegabili intoppi e ritardi; oppure i vostri sogni si sono popolati di eventi, confusi, elusivi, tragici, dove personaggi –a volte- con sembianze a voi conosciute/familiari vi hanno tenuto in sacco.
Pertanto, per il tempo che viene, prestare attenzione agli accadimenti quanto ai “sogni”; in genere nell’arco dei tre mesi che precedono l’equinozio primaverile è sempre stato un tempo di interiorizzazione e di profonda valutazione di se, trasformazione.
Chi percorre il Sentiero iniziatico sa che questo è il tempo di procedere per superare la gola dell’attraversamento che …s’è aggirata al solstizio d’estate. Essa si ripresenta proprio in questo periodo di interiorizzazione e di profonda valutazione di se, trasformazione, ed è possibile provare smarrimento, paura, rabbia, cercando di lasciare dietro ai propri passi quel senso del sentirsi offesi o di frustrazione che addebitiamo a questo o a quello, di disconnessione emotiva da tutti e da tutto.
Che lo vogliate o no e finché vivrete, viaggerete attraverso la “zona di paura”, la gola dell’attraversamento, antica barriera fatta di timori e bugie, paure… alla quale avete –comunque- dato consistenza in quel possibile futuro che i vostri pensieri, le vostre azioni, le vostre indecisioni, hanno dato vita…
Essere o non essere Iniziati, avere Conoscenza di questo attraversamento o, non averne… ha poca importanza e –comunque- sarà del tutto inutile quanto nocivo… adottare la tecnica del sughero o dell’indifferenza.
È proprio questo attraversamento, questo percorso che si ripresenterà più temibile se in precedenza lo abbiamo aggirato, che fa si che è possibile portare in superficie quelle nostre parti nascoste, che teniamo ostinatamente nascoste, separate da noi e che, spesso inattese, si annunciano in modo significativo.
Dobbiamo fare ricorso alla saggezza orientale (p. es. Paticca-Samuppada) per accettare e far nostra l’Idea che nulla esiste in modo separato e che ogni cosa, essere, fenomeno o aspetto, si può manifestare solo in connessione con il Tutto?
Già, perché che lo si voglia o no, lo si accetti o no, ogni essere vivente, tutto ciò che esiste, non è separato dal Tutto ed è del tutto fuorviante andare in cerca di regole per definire –finanche- l’Esistenza… o l’Esistente. Tuttavia, c’è comodo andare alla ricerca di regole/norme/direttive da poter applicare a qualsiasi circostanza ed anche per dare significato ad un’esperienza che non sempre sembra avere un senso. È nel mentre si cercano delle leggi che spieghino ciò che è inesplicabile… che la durata del nostro tempo si estingue… e questa è una verità non trascurabile. Verità?

La verità non esiste, non è mai esistita una verità, ma molte verità.
Ogni essere vivente (che vive, che ha vissuto o che vivrà) vive e sperimenta la sua verità. Essa è una terra senza sentieri.
L’uomo non può raggiungerla …deve sperimentarla, viver-la, trovar-la attraverso il riconoscimento dei contenuti della propria mente e l’osservazione, e non mediante l’analisi intellettuale o la dissezione introspettiva.
Gli uomini costruiscono in se stessi le immagini della propria sicurezza (religiosa, politica, personale) ed essa domina il pensiero, i rapporti, la vita quotidiana. Essa, la propria sicurezza, la presunta tale, è la causa dei nostri problemi, perché in qualunque rapporto le immagini che abbiamo costruito della nostra sicurezza, dividono… allontanano.
La percezione è modellata dai concetti già formati nella mente.
Il contenuto della nostra coscienza è la coscienza stessa.
La personalità consiste soltanto nel nome, nella forma e nella cultura ricavata dall’ambiente.
La specificità dell’individualità, l’essere vivente, non sta nei fattori superficiali, ed è una pretesa pensare che la possibilità di scelta sia… libertà.
Il pensiero è tempo. Il pensiero nasce dalle esperienze e dalle conoscenze, che sono inseparabili dal tempo.
Il nostro agire si basa sul conosciuto e quindi sul… tempo. Realtà per ciascuno… molte realtà, una realtà? Cos’è la realtà? La realtà è la materia, tutto ciò che è materiale?
L’essere è uno: corpo-mente-spirito ed è importante non limitarsi ad una banale comprensione intellettuale, cioè cercare di fare viva esperienza… che la realtà che viviamo è la nostra realtà e che un altro essere vivente… vive la sua realtà… che tutti stiamo vivendo la Realtà… che è inconoscibile o meglio… ineffabile.

“O Sariputra, qui materia è vacuità e proprio vacuità è materia; la vacuità non differisce dalla materia né la materia differisce dalla vacuità; qualsivoglia cosa sia materia, quella è vacuità, qualsivoglia cosa sia vacuità quella è materia e…”.

Vacuità? Realtà?
Vacuità: caratteristica di ciò che è vuoto; frivolezza, inutilità, pochezza, povertà, scarsità, superficialità, fatuo; vuoto (dal sostantivo kenós (gr.; kenosis = vacuità) “chenosi” il cui significato letterale è “svuotamento” o “svuotarsi”).
Realtà: Carattere di ciò che esiste effettivamente; l’insieme di ciò che esiste realmente e concretamente; cosa concreta.
Se esaminiamo e scomponiamo una cosa, si scopre che alla fine non c’è e che è sempre solo un insieme di parti di qualcos’altro e che quindi è vero anche il contrario, cioè che la realtà che noi scomponiamo concettualmente in miriadi di nomi e cose separate in realtà è un tutt’unico...

Come possiamo concepire la comprensione della vacuità, se prima non riusciamo a comprendere la nostra “realtà”?

Realtà e Vacuità sono strettamente interrelate, come l’aria ed il respiro, se non c’è l’una non può esservi l’altro; oppure come il Nulla e la Morte i quali, né l’uno né l’altro possono essere sperimentati efficacemente dalla mente umana, perché se noi sperimentiamo il “nulla” …come un qualcosa da poter essere sperimentato… non può essere il “nulla”, né la “morte”…in quanto –entrambi- sono i limiti della mente… i veri impedimenti a comprendere le cose che si ritengono …incomprensibili…
Tutti noi abbiamo una certa consapevolezza di essere vivi e di essere esistenti in un mondo composto di cose esistenti, di cose che possono venire ad esistere e di cose che non esistono più.
Vacuità sta a indicare la condizione inconoscibile di “prima” dell’esistenza, lo stato di essere che nella sua realtà… rimane sempre identica a se stessa.

Qualsiasi cosa di qualsiasi natura stiamo Sentendo, è il modo in cui essa è.
Questa conoscenza si chiama consapevolezza ed è il modo in cui noi facciamo esperienza.

Cosa è il futuro, cosa è il passato? C’è soltanto “ora”, il “questo” momento presente.

Noi soffriamo molto quando ricordando il passato …ci sentiamo colpevoli.
Ricordiamo cose che abbiamo detto o fatto, o che non avremmo dovuto fare e speriamo che tutto vada bene nel futuro e …ci preoccupiamo del fatto che qualcosa possa andare storto.

Quel che è sicuro, certo, indubitabile, del… futuro è la morte, ma è qualcosa che cerchiamo di ignorare.
Che cosa è la morte, che cosa succederà quando muoio?
Il non saperlo ci turba, non lo sappiamo e non sappiamo cosa accadrà.
Abbiamo diverse idee allorché varcheremo i cancelli del Valhalla, ritorneremo oppure secondo altri ci sarà l’oblio (una volta che siamo morti, siamo morti; punto e basta).
Ma tutto questo accade nel qui-ed-ora cioè il concetto della morte è nel presente ed influenza la nostra coscienza.
Non sappiamo: “è così”, ma affermare “è così” è solo un modo di ricordare a se stessi di vedere “questo momento” lo “hic et nunc” così com’è, piuttosto che impantanarsi nell’idea che dobbiamo fare qualcosa o comprendere qualcosa oppure controllare qualcosa ed anche liberarci di qualcosa.
È il “viaggio” il nostro, e, l’importante è l’andare, scoprire, vedere conoscere, imparare... non è cercare nuove terre. La meta è importante, tuttavia La meta non è che un miraggio, il motivo che ci permette di partire-verso-quel-là, che appare sempre così terribilmente lontano. La nostra stessa esistenza, è un viaggio ed il nostro andare, il cammino, porterà dei mutamenti, il bello del viaggiare –ripeto- non è la meta, bensì il percorso che si farà per raggiungerla. Il viaggiare è avere sempre nuovi occhi, nuove possibilità di vedere… sentire… percepire…vivere… il viaggiatore.


Nell’augurarvi di festeggiare degnamente i Saturnalia, quanto la Notte Madre, vi dico che tutte le profezie del mondo e tutte le tradizioni stanno convergendo… che abbiamo la possibilità di liberarci della paura e di tuffarci nella Fides delle Profezie che ci sono state tramandate… è stato detto che altri cambiamenti preannunciati stanno per verificarsi e che il nostro atteggiamento, il nostro agire quanto il nostro non agire ne determineranno la dolcezza o l’asprezza… la scarsità arriva dal non vivere. Quando sperimentiamo e riconosciamo l’interconnessione in ogni cosa e col Tutto, l’Armonia… c’è solo l’abbondanza.

..............................................spero vi interessi pinoerre

trascritto da Conversazioni con pinoerre al Centro Studi Mithra

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