Perché Sanremo è proprio Sanremo? A che serve?

[Massimiliano]

Ciao a tutti,

Perché Sanremo è proprio Sanremo? A che serve?
http://www.coscienzeinrete.net/arte/item/2897-perche-san-remo-e-proprio-san-remo-a-che-serve

Ho letto questo articolo due volte prima di postarlo e vi assicuro che è davvero illuminante!

Max

[Sunshine]

Max, grazie, articolo interessantissimo, nel quale, Fausto Carotenuto, ha perfettamente dato la vera immagine del festival di San Remo!

[Uranium]

Ragazzi, chi ha scritto l'articolo ha soltanto santa ragione. E non è tutto qui. Vi farò ora una dichiarazione clamorosa (ma forse nemmeno troppo), poi giudicherete voi.
Ricordate quando, nel 1990, a Sanremo vinsero i Pooh con "Uomini Soli" (una bellissima canzone di un grande gruppo, peraltro)? Ebbene, dovete sapere che nella compagnia che frequentavo in quegli anni c'era un mio caro amico (di cui, naturalmente, tacerò il nome) che svolgeva la mansione di tecnico luci nell'ambito di un service; il suo mestiere lo portava spesso in giro per l'Italia al seguito di personaggi della musica italiana molto noti, come Anna Oxa, il compianto Ivan Graziani e, soprattutto e per l'appunto, i Pooh.
Pochi giorni prima che il festival di Sanremo di quell'anno aprisse i battenti, un sabato sera egli ci fece questa dichiarazione confidenziale: -Ragazzi, forse non dovrei farne parola e quindi non chiedetemi spiegazioni sul come e sul perché, ma io so già che quest'anno saranno i Pooh a vincere a Sanremo!. Ricordo quella serata molto bene, non è una fandonia quella che vi racconto...Con questo non è che voglia insinuare alcunchè, ma mi pare che la faccenda non abbia bisogno di troppi commenti, no?

[Massimiliano]

Ciao Roberto,

incredibile! Ci credo e dici bene, c'è poco da commentare!

Max

[Sunshine]

Ragazzi dolcissimi, Roby e Max, il fatto è che ci stanno spingendo verso la mediocrità...almeno con tanti funziona...meno male che almeno noi ascoltiamo musica come si deve...rimaniamo così...vi voglio bene!!

[Uranium]

Non vorrei apparire troppo retrò, ma quando ero bambino io il Festival era una manifestazione che davvero si riproponeva di premiare la canzone più bella, dal momento che già la canzone italiana spopolava un po' in tutto il mondo. Credo rivestisse una certa importanza anche il messaggio che le canzoni lanciavano, sia che fosse un ingenuo inno al romanticismo, sia che veicolasse un garbato invito alla lotta per la riconquista dei valori sociali. Grazie anche al significato dell'unione in famiglia, a quei tempi certamente più vivo, il Festival costituiva poi l'occasione di una sorta di simpatico match casalingo, innocente e non competitivo ma non per questo meno vissuto: ricordo certe serate del tutto spassose dal punto di vista dei commenti che i miei genitori, i miei nonni e i miei zii lanciavano senza pietà all'indirizzo di questo o di quel concorrente...Commenti che non risparmiavano neppure i maestri che si succedevano alla direzione orchestrale. Mio fratello, una volta, ebbe l'idea di nascondere sotto un mobile un magnetofono a bobine per registrare, ovviamente all'insaputa dei nostri famigliari, tutto quel bailamme: ne risultò un documento spettacolare grazie al quale trascorremmo, in seguito, parecchie ore di grande ilarità.
L'ultima edizione del Festival a cui ricordo di aver assistito fu quella che vide come ospiti i Dire Straits con la loro Romeo And Juliet, dopodichè l'evento diventò, per me, qualcosa di inesistente.
Da quanto ho sentito a proposito delle più recenti edizioni, tuttavia, sembra che l'autentico vincitore rimanga il gossip: dalla farfallina tatuata di Belèn ai veleni relativi a tutto quanto gravita intorno alla sola cosa per la quale il Festival era nato...cioè la canzone.

[Massimiliano]

Ciao Roberto,

lo so una volta veniva, almeno credo, premiato il vero artista...la voce, la melodia, il talento...ma oggi siamo arrivati ad un punto dove tutto è finto...è finta la musica che vogliono "imporci", sono finti, ipocriti ed ambigui i vari "ospiti"...ma la cosa che più mi da nausea...non è tanto il festival, perchè uno può non guardarlo e seguire la sua musica, bensì la gente che ci circonda...per il 90% delle persone qui al lavoro e non esagero, il vincitore del festival di quest'anno è un artista...dicono..."ormai siamo nel 2017, basta con Albano e Rom..."...amici, non aggiungo altro!!

Max

[Federica]

Ciao, mi associo ai vostri pensieri perchè vorrei aggiungere che ormai il festival di San Remo è diventato a tutti gli effetti un reality...uno dei tanti programmi spazzatura, dove far ruotare, come dice Max, figure ambigue e personaggi di dubbia e scarsa moralità, pronti a divulgare mode del momento che vanno contro la famiglia e la decenza.

[Sunshine]

Roby, Max, Fede, mi fa molto piacere che siamo allineati su questo argomento...almeno in questo piccolo angolo virtuale, possiamo essere noi stessi! Max, è solo una battuta, che ne dici si potrebbe ribattezzare lo chalet in "Lo chalet della consapevolezza"?

[Uranium]

per il 90% delle persone qui al lavoro e non esagero, il vincitore del festival di quest'anno è un artista...dicono..."ormai siamo nel 2017, basta con Albano e Rom..."

Se si definisce artista un qualsiasi personaggio che salga su un palco e incominci a strillare davanti a un microfono parole che altri hanno "buttato lì", allora sì, è corretto. Quanto all' "Ormai siamo nel 2017, bla bla bla", questa è la tipica affermazione pecoreccia e qualunquista che non significa assolutamente nulla. Il vincitore di quest'anno, come probabilmente altri, è approdato a Sanremo e forse ha pure trionfato grazie agli appoggi giusti. Punto e basta. Non è forse così che funzionano certe cose? Mica si tratta di meritocrazia, qui...Fra non molto tempo, dopo che avrà forse inciso un LP, anche lui sarà pressochè dimenticato. Banalissima opinione personale...Con rispetto totale di chi trova gradevole il suo brano, beninteso!
Inoltre, tanto per chiarire ancor meglio come stanno le cose, vi racconterò pure questa: a metà degli anni '90 facevo parte di un gruppo come tastierista e, occasionalmente, clarinettista e saxofonista. Non era il primo gruppo musicale di cui entravo a far parte, ma stavolta sembrava proprio che noi si riuscisse a conquistare qualcosa di buono. Non ci mancava nulla: uno di noi (che era figlio di un imprenditore) aveva avuto la possibilità di farsi la propria sala d'incisione in casa, mentre un altro, iscritto alla SIAE, si sarebbe occupato di depositare i brani, che naturalmente erano nostri. Il nostro cantante era candidato a prendere parte al Festival di Sanremo come "nuova proposta" (era sostenuto da un noto produttore che aveva lanciato altri cantanti in passato e che avrebbe potuto fare da manager all'intero gruppo), ma non potè partecipare perchè dovette subire un intervento chirurgico abbastanza importante. Ebbene, onestà vuole che si sottolinei (comunque senza offesa alcuna) che il nostro compagno non possedeva affatto qualità vocali o canore eccezionali, bensì del tutto comuni...Come si poteva dire di ognuno di noi, d'altronde. Sarà bene, invece, soprassedere a proposito del suo impegno in politica, in quanto l'argomento esula da questo contesto!
Il nostro gruppo ebbe vita breve: ci sciogliemmo dopo poco tempo senza aver combinato assolutamente nulla. Come mai? Avevamo tutto quanto serviva, è vero...Ma mancavano le qualità fondamentali: la professionalità e l'affiatamento, grazie alle quali, probabilmente, avremmo potuto davvero definirci artisti...