Lo chalet del mistero

“…[…] la vita, l'universale, fin dall'inizio procede per tentativi ed errori.
Gli errori non sono da scartare nè da dimenticare, tuttavia anche se possiamo scartarli... è impossibile dimenticarli. Tutto ciò che è pensato, detto, anche non detto, tutte le azioni compiute ed anche quelle non compiute, esistono nell'universale e lo formano di continuo ... è interazione tra universale e singola unicità di ogni essere vivente... reciproca –comunque- interazione anche con ogni altro essere vivente. Non abbiate timore nel commettere errori, riconosceteli e procedete a vivere. Se altri vi mostrano l'errore, riconoscetelo, non fuggite nè allontanate chi vi ha permesso di vedere l'errore... comprendetelo. Vivete la Vita e non subitela.
L'essere umano che cerca se-stesso è un viaggiatore ed un viaggiatore non ha una meta giacché il viaggiatore non è un pellegrino che va da un luogo all'altro... per ringraziare, o votarsi a quel maestro, guru… santo… il pellegrino ha mete da raggiungere, non vede nulla e non vive… subisce la vita, non è artefice di se-stesso. Il fine del viaggiatore è comprendere se-stesso e, può farlo solamente viaggiando nell'esistenza, attraverso gli occhi degli altri può incontrarsi ed anche comprendersi, amarsi e, amando se-stessi, si può amare il mondo, gli altri, la vita stessa […]….

pinoerre ha scritto:…[…]Il fine del viaggiatore è comprendere se-stesso e, può farlo solamente viaggiando nell'esistenza, attraverso gli occhi degli altri può incontrarsi ed anche comprendersi, amarsi e, amando se-stessi, si può amare il mondo, gli altri, la vita stessa […]….

Pino, questo concetto è davvero molto bello!