Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

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Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Uranium » 18/12/2016, 21:23

Presso i popoli primitivi dell'Africa, dell'Asia, dell'Australia, dell'Oceania, delle Americhe, il paranormale riveste un'importanza almeno apparentemente maggiore che nei popoli di civiltà evoluta: anzi, è parte intrinseca della vita normale. Il primitivo non pensa logicamente quanto analogicamente, per associazioni di idee e di immagini; non fa una netta differenza fra i suoi ragionamenti coscienti e le sue intuizioni inconsce, fra la realtà e il sogno, fra gli esseri viventi e le cose; tende ad attuare i suoi desideri in modo diretto, per via emotiva, piuttosto che (come per il civilizzato) indirettamente, seguendo una catena logica di cause e di effetti che porta alla realizzazione dell'effetto voluto.
Ecco una serie di testimonianze riportate da viaggiatori ed esploratori:

-Nel 1914, durante la prima guerra mondiale, a Kilimatinde, nell'ex Africa Orientale tedesca, una sera un numeroso gruppo di donne indigene si abbandonò a grida lamentose e pianti disperati: avevano avuto l'improvvisa certezza che i loro mariti, soldati indigeni di una compagnia impegnata nella guerriglia, erano morti in combattimento. Invano si cercò di spiegare loro che i telegrammi giunti non annunciavano alcuna azione di guerra: tre giorni dopo si ebbero le notizie dello scontro e l'elenco dei caduti nel quale figuravano appunto i mariti di quelle donne.

-In Abissinia vi è, o perlomeno vi era agli inizi del '900, una particolare categoria di indovini detti lebascià specializzati nello scoprire i colpevoli di delitti: in gran parte sono fanciulli posti in stato ipnotico per mezzo di infusi di erbe o altre droghe; se adulti, devono osservare un'assoluta castità. Le loro indagini colgono sempre nel segno e vengono considerate prove indiscutibili; raramente il colpevole da loro scoperto osa negare il suo delitto.

-I Pigmei della foresta equatoriale africana si valgono, per le loro chiaroveggenze, a quanto riferisce il missionario Padre Trilles, di specchi magici sottoposti a una sorta di consacrazione. Un indovino pigmeo, richiesto dal Trilles se poteva dargli notizie degli uomini che dovevano portargli le provvigioni, dopo aver guardato nel suo specchio disse: -In questo momento i tuoi uomini si trovano lungo il fiume; il più alto di loro ha sparato adesso un colpo di fucile a un grosso uccello che è caduto in acqua. I vogatori remano per raggiungerlo; nella piroga ci sono le provvigioni che aspetti. Ogni particolare risultò esatto.

-Ancora Padre Trilles ci fa sapere che, fra i Pigmei, lo stregone, prima di una missione di caccia all'elefante, sempre pericolosa, entra naturalmente in uno stato di trance, durante il quale descrive minuziosamente tutto quello che avverrà nella spedizione stessa: indica i nomi di coloro che saranno uccisi o feriti, di chi sarà più valoroso o più codardo ed espone, come se li vedesse, tutti gli episodi della caccia. E' notevole che coloro ai quali è stata predetta morte o disgrazia, non cercano minimamente di sottrarsi al loro destino rinunciando alla spedizione.

-L'esploratore J. Shepley riferisce che, durante una marcia notturna nell'interno della Costa d'Oro, la sua guida perse l'orientamento e invano cercò per ore di ritrovare il villaggio. Infine fu vista una luce avvicinarsi dalla foresta e mettersi in testa alla carovana guidandola con sicurezza. Se qualcuno cercava di avvicinare questa luce, che sembrava una lampada portata da un uomo invisibile, essa si nascondeva fra gli alberi. Giunti al villaggio scomparve. Gli indigeni spiegarono che si trattava di un "doppio" inviato appunto per per far ritrovare la via al drappello. E' notevole come il concetto di "doppio eterico" diffusosi in Europa da poco più di due secoli, sia familiare da sempre alla mentalità dei primitivi.

-L'esploratore G. Gorer, che percorse le colonie francesi e inglesi dell'Africa occidentale per studiare le danze religiose e nuziali degli indigeni, racconta la cerimonia del "feticcio delle pantere". Lo stregone, dopo aver sacrificato una gallina in aperta campagna, intonò un canto grave e monotono ripetendo continuamente alcune formule: trascorsa più di un'ora, si avvicinò una grande pantera nera che divorò la gallina sacrificata e poi si accucciò tranquilla; poco dopo ne giunse un'altra, e un'altra ancora, finchè ben quindici pantere vennero da ogni parte ad accucciarsi in mezzo al circolo formato dallo stregone e dai suoi accoliti. Allora lo stregone cessò il canto e le pantere si allontanarono rapidamente ad una ad una.

-Paul Brunton riferisce di un fachiro che, nella cittadina di Berhampur, in India, tracciò col dito un cerchio sul terreno intorno ad un grosso scorpione velenoso, e l'animale, sebbene tentasse in tutte le direzioni, non potè uscirne.

-G. Lindsay Johnson racconta del capotribù Shembe, del Natal, il quale, sotto i suoi occhi, guarì in pochi istanti, solo invocando ardentemente il suo dio, una fanciulla quasi morente in seguito al morso di un serpente: in quel tempo il serpente si arrotolò su sé stesso e morì.

-Il comandante Attilio Gatti racconta che, mentre viaggiava in camion nel Mozambico, tre stregoni gli chiesero un passaggio, ma, poichè il veicolo era già sovraccarico, egli dovette opporre un rifiuto. Poco dopo il camion si fermava per lo scoppio di una gomma; fu raggiunto dagli stregoni che nuovamente chiesero il passaggio ed ebbero un nuovo rifiuto. Il camion si rimise in marcia e superò gli stregoni, ma dopo una mezz'ora scoppiò una seconda gomma. Ed ecco arrivare ancora i tre uomini: nuova richiesta e nuovo rifiuto. Il viaggio riprese ed una terza gomma scoppiò dopo una decina di minuti. Raggiunto ancora dagli stregoni, Gatti sarebbe disposto a farli salire, ma i suoi compagni lo dissuadono: il carico è eccessivo, se si aumenta ancora scoppieranno tutte le gomme. Ci si rimette in marcia e si superano di nuovi i viandanti, ma per poco: il motore si ferma senza causa apparente e non si riesce in alcun modo a farlo funzionare. Arrivano ancora gli stregoni e, questa volta, sono fatti salire. Il motore si avvia immediatamente e, secondo la promessa fatta dallo stregone più anziano, il viaggio procede tranquillamente fino al suo termine.

-Il viaggiatore francese Jean Perrigault racconta di avere incontrato nel Sudan un fabbro ferraio stregone il quale gli chiese se aveva nemici; rispose di averne due, in Francia, e l'altro affermò che avrebbe impedito loro di fargli del male. Incominciò a salmodiare le sue formule e infine schiacciò con un colpo di martello la testa di un gallo che il viaggiatore gli aveva portato in dono, assicurandolo che non avrebbe più avuto noie. Tornato in Francia, Perrigault apprese che i suoi due nemici erano morti improvvisamente.

(da L'altro Regno, enciclopedia di metapsichica, di parapsicologia e di spiritismo, a cura di Ugo Dèttore)
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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Massimiliano » 19/12/2016, 7:50

Ciao Robero, molto interessante questa tua condivisione! max_16

Notevole quella di Attilio Gatti... :shock:

Max
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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Sunshine » 19/12/2016, 8:34

Uranium ha scritto:(da L'altro Regno, enciclopedia di metapsichica, di parapsicologia e di spiritismo, a cura di Ugo Dèttore)


Roby, molto molto interessante...ma questa enciclopedia, che tu sappia, è in commercio? E' possibile acquistarla?

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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Uranium » 19/12/2016, 9:48

Ciao, Sunshine, ciao Max, ciao a tutti!
Temo che sia un esemplare piuttosto raro...Lo trovai nell' '84 sempre su un banchetto da mercatino. Comunque è in un solo volume edito da Bompiani.
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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Sunshine » 19/12/2016, 10:03

Roby, non so perchè ma questa cosa del libro trovato nel mercatino mi fa venire in mente la storia del bellissimo film "Serendipity quando l'amore è magia"! L'hai mai visto?

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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Uranium » 19/12/2016, 10:30

No...mai visto...Però conosco ''La nona porta'', in cui si parla sempre di libri rari.
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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Sunshine » 19/12/2016, 10:35

Roby, dammi retta, se ti capita guarda quel film, nel quale, tra l'altro, ci lavora Kate Beckinsale, la donna più bella dell'Universo! E' un film bellissimo!

La nona porta l'ho visto...bello anche quello! Ci lavora il belloccio Jonnhy Deep...mi sembra!

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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Uranium » 19/12/2016, 10:45

Affermativo, è proprio lui...Più un altro paio di figliole niente male!
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Re: Fenomeni paranormali presso i popoli primitivi

Messaggioda Sunshine » 19/12/2016, 10:49

Per me la più bella di tutte resta Kate Beckinsale! Femminile, dolce e romantica!!

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