La dimensione di Sara

Creiamo una storia e condividiamo i nostri universi interiori!

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Sara
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 11/04/2017, 8:42

Marzo, domenica pomeriggio

Sono nello studio della Rai e tra pochi minuti sarò in diretta nel programma di Massimo Giletti, l'Arena. Dio che emozione!

"Buon pomeriggio a tutti e benvenuti ad una nuova puntata dell'arena. Vi presenterò, ora, un personaggio che negli ultimi giorni sta facendo scalpore. Una ragazza giovanissima e bellissima che da nuova proposta ha vinto il festival di San Remo. Contro ogni pronostico ha realizzato un'impresa storica, almeno per la musica italiana. Una canzone bellissima, una voce straordinaria. Signore e signori, SARA!!!"


Entro nello studio, mi accolgono calorosamente, Massimo mi saluta ed io avvicinandomi al pubblico lancio baci e sorrisi. Il pubblico mi applaude. Sono vestita con jeans elasticizzati blu, maglietina bianca con sopra una giacchetta di jeans anch'essa blu abbottonata...poi i capelli sciolti come sempre....orecchini medi a forma di croce cristiana e scarpe molto sexy con tacco da 12 cm. Poi Massimo mi fa sedere ed io lo ringrazio con un sorriso da paura. Poi mi giro verso il pubblico, mandando sorrisi spettacolari, accompagnati da occhiolini! Dò da subito l'impressione di essere sicura e pacata!

"Grazie per aver accettato l'invito Sara"
"Grazie a te per avermi invitata, è un onore essere qui in tua presenza e di queste meravigliose persone"


Mi giro e sorrido. Tanti applaudono ed alcuni uomini fischiano per ammirazione!

"Insomma un successo storico, come stai vivendo tutto questo?"
"Con molto entusiasmo ed umiltà. Ho ancora molto da imparare ed aver gareggiato con le voci più belle della musica italiana, per me è stata una grande oppurtunità!"


-Brava, brava

"Ora cercheremo un po di conoscerti. Come inizia la tua avventura nella musica? Si perchè tu sei giovanissima...so che non si chiede l'età ad una donna"
"Allora ti tolgo dall'imbarazzo io Massimo, ho 21 anni ;)" - sorriso e sguardo diretto ficcante!

"Grazie cara, quindi tutto parte da quando avevi 16 anni, giusto Sara?"
"Giusto"
"Ma parliamo prima un po della tua vita. Tu non sei romana vero?"
"No, io sono Romagnola, di Riccione, dove ho vissuto fino all'età di 10 anni. Poi per motivi lavorativi, ci siamo trasferiti a Roma, dove vivo tutt'ora. E con estrema sincerità, dico che Roma è una città meravigliosa!"


Applausi
-Brava, brava

L'intervista va avanti toccando vari temi

"La canzone che hai cantato al festival, è autobiografica oppure è un pezzo inventato?"
"Rappresenta una parte della mia vita. Una parte un po dolorosa, ma necessaria per farmi prendere coscienza di quanto è bello amare!"
"E' importante l'amore nella tua vita?"
"L'amore è il sale dell'universo, senza di esso non potrebbe esistere tutto quello che ci circonda e che sicuramente è opera di un meraviglioso atto d'amore. E per la mia vita ha un'importanza vitale."


Lunghi applausi, la gente sembra già attirata e innamorata da quello che dico
-Brava, brava

Poi prosegue ancora l'intervista

"Sara, una cosa che ti rende felice ed una che ti rende triste"
Mi tocco i capelli guardando Massimo negli occhi e rispondo " La cosa che mi rende felice è vedere due persone che si amano, che condividono e che empaticamente entrano l'una dentro l'altra, pur mantenendo la loro individualità. Mi rende molto triste tutto ciò che è violenza, sopratutto la violenza sulle donne ed i bambini."


Attimi di commozione che mi fanno sacendere delle lacrime...

-Applausi di ammirazione e conforto

Poi prosegue ancora l'intervista

"Tu cosa pensi dei reality musicali? Negli ultimi tempi ci sono state delle polemiche!"
"Ottima domanda ;)", mi tocco i capelli e rispondo "Be, Massimo, io penso che molti ragazzi non hanno tutti le stesse possibilità e magari un reality, può, sicuramente aiutarli ad emergere ed a tirar fuori il loro vero talento. Definiamolo un trampolino di lancio, poi spetta a loro continuare su quella strada. Io, grazie ai miei genitori, ho potuto studiare anche musica. Però, capisco che non tutti possono avere alle spalle genitori che siano in grado si supporertarli allo stesso modo!"
"Grazie Sara, una risposta decisa ed imparziale, bravissima"


Applausi

Poi prosegue ancora l'intervista

"Ora parliamo del tuo primo cd che uscirà questa estate vero?"
"Si, uscirà a metà luglio e conterrà 10 tracce, compresa quella del festival. Il cd avrà il titolo 'Sara'!"
"Senti ora ci farai ascoltare la meravigliosa canzone del festival?"
"Assolutamente si!"


Così regalo al mio pubblico la prima emozione dal vivo!

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Professor Martin
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 11/04/2017, 13:34

Università La Sapienza di Roma, istituto di neurologia

Sono al telefono col signor Alfredi, il padre di un mio studente

-Signor Alfredi, come le ripeto suo figlio ha grandi margini di progressi, deve semplicemente impegnarsi di più. Ma le assicuro che ce la sta mettendo tutta
-Grazie professor Martin, le auguro una buona giornata
-Anche a lei, buongiorno

Toc, toc, toc

-Avanti

Entra la mia segretaria, la signora Calcani

-Professore, le devo dare una brutta notizia

Mi alzo in piedi un pò preoccupato

-Mi dica, cosa è accaduto?
-Mi dispiace ma sua figlia ha avuto un incidente stradale

Mi metto le mani nei capelli, ringrazio la signora Calcani e mi reco all'ospedale Gemelli dove mia moglie è già li...arrivo in corsia e Jennhi
mi viene incontro in lacrime...mi abbraccia ed io faccio altrettanto...

-Ernest, Clarissa ha avuto un terribile incidente ed ora è in sala operatoria...ha battuto la testa...

Jennhi piange ed io faccio altrettanto ma cerco di tirarla su. Poi dopo due ore di intervento, esce il chirurgo e venendoci incontro ci dice

-I signori Martin?
-Si, come sta Clarissa?
-Signor Martin, abbiamo operato vostra figlia di urgenza al cervello...ha avuto un fortissimo trauma. Ma devo dirvi e lo faccio con grande commozione che la ragazza è in coma...in coma profondo...mi dispiace!"

Jennhi inizia ad urlare ed io cerco di calmarla

-Dottore, mi dica sinceramente, quante possibilità ha di sopravvivere al coma? La prego di essere il più sincero possibile!
-Signor Martin, in questi casi è diffcile stabilirlo con certezza, ma le posso dire che tante persone ne sono uscite. Ora procediamo in questo modo...quando l'emorragia cerebrale si sarà riassorbita, le faremo una risonanza magnetica per stabilere se il trauma ha provocato lesioni al cervello...

Jennhi, leggermente più calma, rivolgendosi al dottore dice

-Possiamo vederla?
-Certamente, uno alla volta. I miei auguri più sinceri. Vi terremo aggiornati
-Grazie dottore
-Grazie

Entriamo nella stanza e vediamo la nostra bambina, distesa nel letto senza apparente vita...la mia bambina! Poi arriva David che ci abbraccia entrambi!

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Franz
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 11/04/2017, 17:15

Credo di essere giunto ad una svolta della mia carriera. Ho per le mani la missiva di questa persona sconosciuta che dimostra di conoscere bene le abitudini dell’assassino che sta turbando i miei sonni da un po’ di tempo…Che ne devo pensare? Una mitomane? Una complice pentita? Eppure i riferimenti sono molto chiari; potrebbe essere un clamoroso successo oppure un autogol fatale, devo ponderare seriamente la situazione prima di decidere cosa fare. Dovrei convincere l’intera mia squadra dell’attendibilità di questa “soffiata”, e poi condurla sul luogo in pieno assetto operativo; se questa faccenda si rivelasse un bluff mi verrebbe presentato un conto molto salato, sono ben conscio di questo…Eppure, l’istinto mi dice che qualcosa di vero…
Il dado è tratto. Dio solo sa come, sono riuscito a convincere (sebbene con una certa difficoltà) i miei collaboratori a seguirmi in questa operazione. Ci siamo equipaggiati di tutto punto e col favore delle tenebre ci stiamo avvicinando al luogo indicato nella lettera. Sono le ore 20.45.
Abbiamo fermato le auto ad una certa distanza, e silenziosi come serpenti stiamo avanzando con circospezione. E’ vero, all’indirizzo indicato corrisponde un capannone industriale, che sembra deserto e dismesso da un po’. Non c’è anima viva in giro, o almeno così pare.
Ricordandomi del contenuto di quella lettera misteriosa, ho voluto che tutti, me compreso, indossassero il corpetto in kevlar in dotazione.
Il capannone ha una sola entrata; meglio così, non dovremo preoccuparci di vie di fuga secondarie che potrebbero favorire l’assassino.
Siamo appena entrati nel capannone, di fronte a noi c’è una scala metallica. Saliamo i gradini in totale silenzio e con circospezione. Arriviamo ad un ballatoio, sul quale dà una seconda porta pure metallica semiscardinata. Faccio cenno agli altri di fermarsi e di tendere l’orecchio. Ci sembra di sentire qualcosa…Come dei rantoli, spezzoni di parole, brusii sommessi…Piccoli tonfi soffocati. E’ evidente che oltre quella porta c’è qualcuno…Ma chi? Soltanto topi?
Sono le 21 esatte. Dividendoci i compiti a gesti, decidiamo di fare irruzione. Non posso fare a meno di sussurrare ai miei compagni la frase magica:

-Ragazzi, mi raccomando: non sappiamo chi o cosa troveremo lì dentro; in campana, e niente eroismi. Ricordate che avete famiglia. Intesi?
Al mio “tre”: uno…due…e…


FERMI, POLIZIA!!!

La porta metallica ha ceduto di schianto sotto i calci sferrati dai miei compagni, e ci precipitiamo all’interno con le armi spianate. In un istante interminabile e fragoroso ci rendiamo conto che la misteriosa delatrice diceva il vero:
di fronte a noi si trova un individuo che corrisponde alla descrizione e c’è (orribile a dirsi) una ragazza completamente nuda legata ad una sedia…E’ imbavagliata, si agita convulsamente , gli occhi fuori dalle orbite ci guardano stralunati supplicandoci di aiutarla…C’è del sangue su di lei! L’assassino, con un agile balzo, lancia un grido che non ha nulla di umano, poi afferra una pistola automatica e fa fuoco su di me…E’ forse giunta la mia ora? Il proiettile mi ha raggiunto, ma è stato fermato dal giubbotto…Ho avvertito un urto tremendo al petto, e noto un grosso foro proprio all’altezza dello sterno. Pare che i miei giorni non siano ancora finiti…e devo tutto a quella misteriosa ragazza.
I miei compagni hanno risposto al fuoco, e l’assassino è rimasto ferito abbastanza seriamente. Gli sono tutti addosso e lo immobilizzano:

-Fermo, bastardo, fai un solo gesto e ti facciamo saltare il cranio!

Gli agenti hanno portato via quel farabutto. Sebbene mi dispiaccia molto, dovremo fare il possibile per tenerlo in vita allo scopo di interrogarlo. Se riuscirà a salvare la sua sporca anima potrà dirci molte cose, e forse scopriremo anche l’identità di quell’angelo che ha salvato la vita a me…anzi, a tutti noi.
Abbiamo slegato quella povera ragazza…E’ ferita: l’assassino aveva già cominciato il suo folle gioco. E’ stata seviziata brutalmente con un coltello. Le abbiamo gettato addosso una coperta e cerchiamo di rassicurarla, ma si trova in stato di forte chock, quasi non riesce a parlare. Mi avvicino e con dolcezza le chiedo come si chiama. La ragazza cerca di rispondermi, ma non capisco una sola parola…Poi, piano piano, con difficoltà, con molta pazienza, riesco ad intendere un nome: Milena De Sanctis, o qualcosa di simile.…
Ho fatto arrivare d’urgenza un’autoambulanza sulla quale la ragazza viene subito caricata, con la flebo al braccio.

-Non si preoccupi, ispettore, ora ci pensiamo noi. Se la caverà.

Sono così inebetito che non ho nemmeno la forza di rispondere al gentile infermiere che mi fa dono di tanta gioia...

Volgo lo sguardo intorno ad osservare il luogo. Non manca niente: pugnali, una serie di siringhe, dei flaconi, cordame da marina...e una vecchia sedia di legno imbrattata di sangue rappreso.

Abbiamo catturato il mostro. Grazie ad un Angelo misterioso.
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Giulio
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 12/04/2017, 7:53

Sono le 13 e 30 e Giada non è ancora arrivata. Forse avrà fatto tardi al lavoro. Poi oggi, come non mai, il locale è quasi pieno. Sento aprire la porta in continuazione ed il cuore mi sale in gola, pensando entri quella meravigliosa creatura...ma nulla da fare! Una coppia di anziani, una famigliola, due uomini di affari, ma di Giada oggi non vi è traccia. Però tutto sommato, meglio così, altrimenti avrebbe attirato l'attenzione di altri commensali...e sarei stato geloso! Ma che dico? Geloso? Ma che mi succede? Ecco si apre la porta...niente da fare, due ragazze tedesche...almeno penso...le faccio accomodare...si sono tedesche...chiamo Walter che conosce l'Inglese...

Sono le 14 e non si vede...come ma? Non sarà mica per quella frase infelice che mi è uscita? Ma che idiota che sono, mi sono dato la zappa sui piedi...ma forse non è per quello...forse oggi ha fatto tardi...magari è in ferie...ma si, dai, domani è un altro giorno!

Sono le 14 e 30 ed uno dei cuochi mi dice

"Giulio, io intanto inizio a spegnere i bollitori, ok?"
"Aspetta, ancora un quarto d'ora"
"Ma sono già le 14 e 30 passate e non entra più nessuno"
"Per favore, solo un quarto d'ora..."
"Va bene, come desideri"


Franco se ne torna in cucina un po dubbioso, poi ritorna verso le 14 e 45

"Giulio, che facciamo? Ormai sono quasi 10 alle 15"
"Si, si ok, spegnete tutto. Ora vengo a darvi una mano"
"Va bene"


Sono un po triste, ero emozionato all'idea di rivedere Giada, ma pazienza, magari verrà domani....ma si, dopo tutto mica mi aveva detto che sarebbe tornata oggi!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 12/04/2017, 12:08

Marzo, lunedì ora di pranzo

Sono in pausa pranzo e come sempre mi reco presso il bar tavola calda "Dolci note" che si trova a 200 metri dalla scuola. Di solito pranzo
verso le 13, quando finisco la mia ultima lezione, oggi, però è lunedì e di solito in questo giorno finisco verso le 11 e 50, quindi, decido
di pranzare prima. Entro nel bar e Silvana mi accoglie come sempre gentilmente. Mi siedo ed ordino un primo, gnocchetti con gamberetti e zucchine...ragazzi sono fantastici...non è la prima volta che li prendo...poi, di solito prendo un contorno di verdure grigliate o semplicemente dell'insalata. Io, per scelta etica non mangio la carne, sono vegetariana, mi concedo solo qualche tipo di pesce...tipo gamberetti, totani! Non bevo alcolici e ne bevande gassate e sono dell'idea che l'acqua sia più che sufficiente...ogni tanto mi concedo un aperitivo analcolico, ma sempre centellinato. Non voglio che la mia energia venga contaminata da fattori esterni...dopo tutto la considero una responsabilità, quella di mantenere al top la mia energia positiva. Mentre mangio la pasta, entra una donna di mezza età che ordina un tramezzino ed una pizzetta. Silvana gli mette tutto su un vassoio e poi si avvia verso un tavolo...ma sono tutti occupati e siccome il mio è per 4 persone, mi chiede se può sedersi al mio tavolo.

"Scusi, posso sedermi qui? I tavoli sono tutti occupati"
"Salve, si certo, molto volentieri, prego!"
"Grazie"


Che bella donna, occhi molto luminosi, grandi e marroni, bei capelli ricci e castani...avrà una quarantina di anni, non di più! I nostri sguardi si incontrano e lei un pò emozionata mi dice

"Scusi, ma lei non è la cantante che ha vinto il festival di San Remo?"
"Si, in carne ed ossa ;)"
"Be è un piacere conoscerla...conoscerti, scusa possiamo darci del tu?"
"Assolutamente si, piacere Sara"
"Piacere mio, Ludovica"
"Che bel nome!"
"Grazie. Comunque volevo dirti che sei davvero brava e sei stata grande durante la trasmissione di Giletti!"
"Ti ringrazio molto"
"Posso chiederti come mai sei qui? Se non sono troppo invadente..."
"Nessuna invadenza, sono una professoressa di informatica ed insegno nella scuola qui vicino. Sono in pausa pranzo. Tu invece che fai nella vita?"
"Io sono un'agente immobiliare e tra poco devo vedere dei clienti per una casa"
"Fai un bel lavoro"
"Be anche il tuo è bello. Chissà cosa dicono i tuoi allievi nel trovarsi di fronte ad una bellissima professoressa come te"
"Grazie per il complimento"
"Beh, te lo meriti"
"Grazie, sei una bella donna anche tu!"
"Grazie!"


La conversazione va avanti per tutto il pranzo, poi entrambe ci rechiamo ai nostri posti di lavoro...io a scuola e Ludovica in attesa dei suoi clienti.
Ma prima ci scambiamo i numeri di telefono

"Allora è stato un piacere conoscerti Sara"
"Il piacere è stato tutto mio"
"Se ti va una volta possiamo incontrarci per berci qualche cosa insieme...per parlare...a me farebbe piacere"
"Farebbe piacere anche a me ;)"
"Allora che facciamo, aspetto che mi chiami tu?"
"Facciamo così, tra le due, penso che quella che ha l'agenda più fitta di impegni sei tu. Quindi chiamami tu, ok?"
"Va bene, allora ciao"
"Ciao"


Ci salutiamo e poi mi giro per guardarla e noto che si è girata anche lei...ci facciamo un segno di saluto con la mano, poi rientro a scuola.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 12/04/2017, 20:11

La cattura di quello che stava diventando a pieno titolo “il Mostro dell’Urbe” è stata un evento clamoroso. Ho preso parte a conferenze stampa, sono stato intervistato…I giornali (una volta sciolto il riserbo) hanno parlato a lungo della triste vicenda. Alcuni quotidiani scrivono che sono stato molto abile a condurre le indagini: il colpevole è stato arrestato dopo “soli” due omicidi, mentre la media di delitti commessi da altri serial killers prima della loro cattura è ben più alta. Se soltanto sapessero quanto queste lodi sono immeritate, se solo immaginassero come ho avuto le informazioni che mi hanno permesso di bloccare l’assassino…Quando le acque si saranno calmate bisognerà sviscerare anche questa questione: dovremo scoprire chi è quella misteriosa ragazza alla quale va davvero il merito del mio successo.
Ho ricevuto, poi, la visita del Dott. De Sanctis, funzionario di PS nonchè padre di quella che avrebbe potuto essere la terza vittima del mostro; a causa di alcune sue precedenti discutibili proposte di collaborazione, i nostri rapporti non potevano definirsi positivi, ma ora le cose sono cambiate…Mi ha espresso con sincerità e grande deferenza tutta la sua gratitudine. Chissà che, ora, non si sia reso conto di cosa significhi realmente la parola “priorità”, chissà che, d’ora in poi, non si decida a lasciare in pace certe categorie sociali più o meno inoffensive e a concentrare la sua attenzione su coloro che si macchiano di veri crimini…
L’assassino, intanto, è rinchiuso in una cella di sicurezza del Carcere di Regina Coeli. E’ stata una misura necessaria affinchè gli altri detenuti non potessero mettere in atto i loro propositi vendicativi, peraltro già annunciati…Bisognerà scavare a fondo nella sua personalità per ricavare elementi utili a scongiurare, in futuro, certi drammi: questo malnato dovrà esserci utile, sotto qualche aspetto!

Io, intanto, ho deciso di concedermi qualche giorno di relax. Non che abbia intenzione di fare chissà che, ma anche soltanto un paio di giorni di ferie mi faranno bene. Potrei tornare a trovare mia cugina Ulrike, e magari contattare la sua…anzi, la nostra amica Marta, che è stata così carina in occasione del nostro ultimo incontro. Mi piacerebbe condividere con loro la mia ritrovata serenità.
Per ora, mi limito ad accendere la TV. Vediamo un po’ se si può trovare qualcosa che non sia una delle solite scempiaggini…
Mentre faccio zapping, mi ritrovo ad assistere ad un programma condotto da Massimo Giletti. Sono arrivato giusto giusto in tempo a sapere dell’ospite che sta per essere introdotto e intervistato: nientepopodimeno che Sara, la giovanissima trionfatrice del festival di Sanremo che si è appena concluso! Eh, no, questa non me la perdo, no…

Eccola. Dio mio, quanto è bella…Ha un sorriso irresistibile, e devo dire che l’abito che indossa valorizza davvero il suo fisico…
Sara comincia a rispondere alle domande che il conduttore le rivolge: parla con voce decisa ma molto dolce, è sicura di sé, e ad ogni risposta che dà raccoglie grande messe di applausi. E’ davvero una persona speciale… Una persona speciale, già…Una persona che farebbe senz’altro la felicità di colui che fosse tanto fortunato da entrare nella sua vita…Una persona speciale, e anche molto bella…Sono come ipnotizzato da quella figura femminile che parla attraverso lo schermo, mi è impossibile distogliere lo sguardo.
Non mi sono mai sentito così…Ma che mi succede?
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Marta » 13/04/2017, 13:36

Questa mattina mi sono svegliata con mille pensieri positivi, con tanta voglia di fare mille cose. Stavo pensando di portare i bimbi da qualche parte, una vacanzetta visto che da tanto tempo non ci facciamo una vacanza come si deve. Vorrei prenotare un hotel, una settimanella in Puglia, dove il mare è bello ed i paesaggi sono piacevoli e rasserenanti. Magati nel Gargano così poi ci rechiamo al santuario di Padre Pio. Ho voglia di fare una preghierina per noi tre...e chissà magari anche per Fabio...che Dio lo faccia ravvedere...non che deve tornare nella mia vita, ma almeno che cerchi di fare il padre!

Intanto, oggi pomeriggio vado alla festa di compleanno di un'amichetta di Matteo, così anche i bimbi si divagano un po. Mentre andiamo mi torna in mente la chiacchierata con Franz...però che persona profonda, davvero un uomo interessante...solo che in questo momento mi sento un po bloccata, però mi piacrebbe molto incontrarlo di nuovo...chissà, magari in settimana lo chiamo per parlargli un po...vabbè poi vedo, se me la sento!

Domani mattina invece devo andare a Roma, perchè devo incontrare l'agente immobiliare che deve farmi vedere una casa...non posso stare per sempre con i miei, quindi ho preso la decisione di trovare un appartementino in affitto...spero che l'agenzia "My home", sia seria, per telefono ho parlato con una certa Ludovica Sarti e mi sembra mlto professionale.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 14/04/2017, 8:25

Marzo, mercoledì pomeriggio

Sono in casa con Jessi che rimarrà a cena da me. Abbiamo preparato parecchie prelibatezze e mentre attendiamo mio padre ci beviamo un analcolico. Parliamo un pò e Jessi mi confida di aver incontrato un ragazzo molto carino che da un pò frequenta il supermercato dove lavora. Mi
dice che entra la guarda, però secondo Jessi, questo ragazzo non ha il coraggio di parlargli, magari per un pò di timidezza. Allora dico a Jessi...

"Dolcissima, se ti piace, fai tu la prima mossa"
"Mmm...mi sa che farò come mi consigli. A me piace, è carino ed ha degli occhi molto belli"
"Allora buttati ;)"


Suonano alla porta e quando apro mi trovo davanti due agenti di polizia

"Buona sera"
"Buona sera, posso fare qualcosa per voi?"
"Lei è la signorina Sara Ricci?"
"Dipende...se mi mostrate il distintivo magari è meglio"
"Ci scusi, eccolo. Lei è Sara Ricci?"
"Si sono io è accaduto qualche cosa?"
"Ci rincresce molto doverle dire che purtroppo suo padre ha avuto un malore in ufficio!"
"Ccome? Ma cosa dite? Ed ora come sta?"
"Signorina si faccia forza, suo padre è deceduto mentre lo portavano in ospedale! Non abbiamo parole per descrivere il nostro dispiacere..."


Le parole mi scorrevano come venissero da molto lontano, sempre più lontano....

...............

Jessi, la sua vicinanza, il suo immenso amore per me e per il mio adorato padre. Jessi la mia prima prescela, il nuovo mondo non potrà
fare a meno di lei!!

...............

Preghiera, raccoglimento e meditazione!

Al funerale la chiesa era piena di gente...tutti amavano Pietro, il mio adorato padre. Jessi, tanti amici, Lisa, tanti conoscenti...

...............

"Cara Lisa, scusami ma non me la sento di venire venerdì alla festa...in questo momento preferisco raccogliermi in preghiera e meditazione"
"Sara, non devi neanche dirlo e sai che ti sto vicina. Anzi se posso fare qualche cosa dimmelo"
"Lo stai già facendo, sei adorabile e ti voglio bene. Grazie tenerissima"
"Ti voglio bene anche io"


...............

-Papà prego per il tuo spirito affinchè possa trovare subito una strada sicura nel luogo in cui ti trovi in questo momento. Spiriti guida prego anche per voi affinchè possiate accogliere lo spirito di Pietro e che il re dell'universo possa guidarvi in questo compito amorevole!-

...............

La vicinanza di tanti giornalisti che saputo della morte di mio padre, mi hanno intervistata fuori dell'ospedale, durante la giornata della camera ardente

"Sara, ci dispiace molto per quello che ti è accaduto! Ce la fai ha rilasciare qualche dichiarazione?"

Jessi prontamente a difendermi...

"Ma vi sembra questo il momento, ma perchè non la lasciate in pace?"
"Non preoccuparti Jessi, lascia che mi parlino. Tranquilla dolcissima!"

"Vi ringrazio molto per la vostra vicinanza...è un momento difficile e penso che voi possiate capire se ora non ho molte parole! Vi chiedo un po di pazienza e sicuramente ci saranno mille occasioni di dialogo!"


-Grazie Sara, grazie, grazie mille!

Poi mi avvicino ad una graziosa giornalista dai capelli biondi. Accarezzandogli il viso e guardandola negli occhi gli dico...

"I tuoi propositi sono disinteressati e questo lo apprezzo. Sei una brava giornalista, resta sempre così!"

E lei con un filo di voce, rotta dall'emozione...

"Grrazie mille...sei molto dolce!"
"Anche tu! ;)"


"Emanuela, tutto ok?"
"Si, si Andrea tutto ok...ma da dove viene quella ragazza? Mio Dio che carisma!"
"Non ne ho la più pallida idea...ma è davvero molto carismatica!"


Così nasce il mio bello, grande ed importante rapporto con i giornalisti che mi guiderà per tanti anni futuri.

...............

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 14/04/2017, 9:37

Ospedale Policlinico Gemelli

-Buongiorno professor Martin, ho saputo dell'incidente e mi sono precipitata in ospedale. Come sta Clarissa?
-Lisa, buongiorno. La ringrazio molto...Clarissa purtroppo è in coma...i medici non si sbilanciano ed io sono molto frastornato. Ancora non riesco a credere che sia vero!
-Se posso fare qualche cosa per voi...si, insomma vi sto vicino!
-Lisa, lei fa già molto e la ringrazio di cuore
-Sua moglie è nella stanza con Clarissa?
-Si, per i primi giorni possiamo entrare uno alla volta, ma come esce mia moglie, se vuole può entrare lei
-Ah grazie, non vorrei essere troppo invedente
-Lisa, sono sicuro che anche Clarissa sarebbe contenta di vederla...se potesse!

Jennhi esce dalla stanza e saluta con molto affetto Lisa, le due donne parlano e Lisa cerca di consolare mia moglia. Quella ragazza, Lisa, è molto cara...davvero una persona sensibile e delicata ed averla vista oggi mi ha fatto molto piacere.

-Professore, signora Jennhi, io voglio dirvi che vi sto vicina e se avete voglia di parlare...io sono qui!
-Lisa, sei molto cara, vieni qui

Le due si abbracciano ed anche io mi associo all'abbraccio

-Grazie Lisa
-Di nulla professore. Vorrei stare ancora qui con voi, ma ieri è morto il padre della mia amica Sara ed oggi c'è la camera ardente
-Sara, la ragazza bionda che frequesta il mio corso insieme a lei?
-No, professore, Sara, la cantante che ha vinto il festival di San Remo...si ricorda le avevo detto che venerdì sarebbe dovuta venire alla festa all'università. Però mi ha chiamata e mi ha detto che non se la sente di venire...certo, la capisco...è un momento molto difficile per lei...pensi che due anni fa aveva perso la madre...ora il padre...
-Capisco molto bene e mi dispiace molto. Ma come è morto il padre?
-Un infarto mentre era in ufficio...inutile è stata la corsa all'ospedale...è morto in ambulanza...
-Be, mi dispiace molto

Così La signorina Persi ci saluta ed io resto con Jennhi. Ci andiamo a prendere un caffè, con la morte nel cuore, ma con la speranza che la nostra
bambina si risvegli al più presto

-Così, caro il mio professore, non mi avevi deto che avevi conosciuto quella splendita ragazza...devo cominciare a preoccuparmi seriamente?
-ah, ah, ma no, l'avrei dovuta conoscere alla festa di venerdì. Ma l'avresti conosciuta anche tu!
-Dai scherzo, lo so che non mi nascondi mai nulla...ma perchè dici l'avresti...non ci vai alla festa?
-Non so cara, non sono dell'umore giusto
-Ernest, io penso che invece ti farebbe bene, credimi. Ed io ti accompagnerò...Clarissa per il momento è stabile e non credo che stare tutto il
giorno qui, gioverebbe al nostro spirito. Parlare con qualcuno ci farà bene!
-Cara, come sempre riesci a darmi forza. Sei veramente la donna della mia vita. Ti amo!
-Anche io ti amo molto!

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Giulio
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 14/04/2017, 11:55

E' una settimana che Giada non entra nel mio ristorante e nemmeno nel bar la mattina. Temo di non rivederla più...però mi chiedo perchè quel giorno quando è uscita dal ristorante mi ha sorriso? E se le fosse accaduto qualche cosa? O no, speriamo di no...forse è in malattia.

"Capo, dobbiamo togliere dal menù il coniglio alla cacciatora"
"Ancora con questo capo? Mo ti licenzio...dai sto scherzando ;) Più che toglierlo dal menù, rammentiamolo quando diamo il menù ai clienti"
"Ok, va bene...Giulio ;)"
"Ohhh, mo si che mi piaci"


Squilla il telefono, mia moglie mi dice che stasera prima di tornare a casa, devo comprare il latte e l'acqua minerale. Mentre parlo, entra lei, siiiii, Giada e mi sorride. Io gli faccio un cenno con la mano. Lei si siede al solito tavolo ed io terminata la conversazione con Marianna la raggiungo

"Buongiorno, ma lo sai che mi stavo preoccupando? Mi sono detto come mai non viene più? Avevo paura ti fossi dispiaciuta del servizio ;)"
"Ciao, ma no figurati, anzi il servizio è stato eccellente per non parlare del cibo. Sono stata una settimana in sede, a Roma per un corso di aggiornamento"
"Be meglio così allora. Devo avvisarti che oggi non c'è il coniglio alla cacciatora"
"Ok, hai un piatto da suggerirmi?"
"Guarda, per una buongustaia come te, posso suggerire tagliolini al salmone. Tutto rigorosamente casereccio"
"Va bene allora una porzione di tagliolini, grazie"
"Di nulla, porzione abbondante?"
"Ah, ma allora davvero mi vuoi tutta ciccia e brufoli"
"Facciamo solo ciccia?"
"ah, ah, carina questa, sei molto simpatico"
"Anche tu. E senti per secondo?"
"Mmm...vediamo un po"


Mentre sceglieva la pietenza la guardavo ed ero inebriato dalla sua bellezza...un combinazione di sensualità, formosità e femminilità che irradiavano per tutto il locale. Il mio cuore mi batteva forte ed ero felice che fosse li, ma sopratutto ero felice di aver instaurato un rapporto con lei!

"Allora prendo delle scaloppine al limone, poi insalata mista. Grazie"
"Grazie a te e da bere?"
"Acqua minerale leggermente frizzante"
"Agli ordini!"


Lei mi sorride ed io mentre porto la comanda in cucina urto Franco

"Scusami, oggi sono un po maldestro"

Maledetro, ma quale maldestro...ero imbambolato altro che...!

"Niente Giulio, buongiorno signori prego accomodatevi"


Altri clienti, una famigliola...ma lei, Giada era li, la sua presenza faceva scomparire le altre persone. Dopo tanto tempo mi sentivo di nuovo vivo! Poi viene a pagare al bancone.

"Allora prezzo come concordato cara, sono 12 euro"
"Grazie"
"Allora ci vediamo domani?"
"Certo. Senti se domani vengo verso le 12 e 30 va bene lo stesso? Perchè poi il pomeriggio ho una riunione"
"Per me se vuoi puoi anche venire a mezzogiorno"
"Le 12 e 30 andrà benissimo, ciao"
"Ciao e buona giornata"


Si gira e con un sorriso ed una voce molto delicata mi dice

"Grazie, anche a te!"


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