La dimensione di Sara

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Sara
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 07/06/2017, 8:02

La festa di laurea - I parte

Giugno, lunedì sera

Questa sera mi trovo ad una festa di laurea di una mia cara amica, Martina che ha otteuto la laurea in psicologia col massimo dei voti ed ha affittato una villa dove festeggeremo questo evento. La villa è di un noto avvocato in pensione che ha messo a disposizione la sua casa, in quanto è molto amico del padre di Martina. Lei ha 25 anni ed è una ragazza davvero speciale, sincera, sempre ottimista e molto leale.
La villa è stata ornata molto bene, ci sono molte luci, il giardino ben curato, vari gazebi con bevande e ottime cose da mangiare. All'interno invece è stato adibito il grande salone, dove è stata sistemato un grande buffet, con primi, secondi, dolci e tante altre cose. Un ottimo servizio di catering e parecchie persone. Per me sono tutte persone speciali, da conoscere e chissà, magari ci sarà anche qualche prescelto. Oltre ai genitori e parenti di Martina, ci sono anche i padroni di casa. Tutti molto eleganti e con qualche donna che ha sfoggiato qualche diamantuccio di valore! Io sono vestita con un abilo lungo e chiaro, capelli sciolti, ed orecchini a forma di croce con smeraldi nel mezzo...ricordate? Quelli che portavo anche nell'intervista di Massimo Giletti. Molte persone mi hanno riconosciuta ed a qualcuno ho dispensato anche degli autografi. Parecchi uomini mi hanno "agganciata"...e non solo giovani...! Ho parlato con molte persone...io amo il dialogo e sono riuscita ad indivuduare tre prescelti!

Prima di tagliare la torta, verso le 22 e 15, nella grande sala irrompono 4 uomini con maschere e pistole...iniziano a sparare in alto e ad urlare!

"Mani in alto! Tutti fermi, nessuno si muova. Tu, spilungone chiudi tutte le porte e mettiti seduto. Voi, tutti seduti sulle sedie a cerchio e che nessuno muova un dito, altrimenti lo ammazzo!"

Erano in quattro, tutti con maschera scura che gli copriva completamente il viso, occhi compresi. Due avevano dei fucili ed il capo ed un altro delle pistole. Ci hanno fatto sedere tutti e poi ad ognuno di noi hanno chiesto di mettere in un sacco tutti i nostri gioielli e denari!

"Tu fermo li dove stai, cosa vorresti fare? Non ti muovere. Mettete tutto quello che avete dentro il sacco del mio socio altrimenti vi ammazzo come cani!!"

Non potevo fare nulla, non potevo usare i miei poteri, perchè non potevo guardarli negli occhi e quindi il controllo mentale non funzionava. Inoltre non potevo espormi troppo, altrimenti avrei messo in pericolo l'intera missione e non avrei potuto spiegare alla gente l'utilizzo di certe facoltà...non era ancora il momento di espormi. Ma iniziai a fissare il capo! Tanto che passando vicino a me mi disse...

"E tu che hai da guardare?"
"Ehi capo, hai visto che bel pezzo di figliola! Ehi bellezza perchè non fissi anche me?"
"Taci e stai attento a questa marmaglia...a lei ci penso io!"
"Allora non mi hai risposto...che hai da guardare?"


Ed io con molta calma...

"Stavo cercando di capire che tipo di persona si cela dietro quella maschera!"
"Perchè sei interessata all'articolo?"
"Se ti togli la maschera potrei valutare meglio!"


Quindi mi punta la pistola alla tempia

"Secondo me tu parli troppo...quindi usa l'immaginazione! Però che belli orecchini...fai la furba?"
"Perchè?"
"Perchè avevo detto di mettere tutto nel sacco....e nel tutto erano compresi anche gli orecchini...quindi dammeli o te li stacco dalle orecchie!"
"Come sei ardimentoso e aggressivo...sarà colpa del cibo?"


E Jessi che era seduta alla mia sinistra...

"Sara, ma che sei impazzita...zitta!!"
"Non preoccuparti, tranquilla!"


Ed il malvivente mi spinse di nuovo la pistola alla tempia

"Senti puttanella...serra quelle belle labbra e dammi quegli orecchini o ti pianto una pallottola in fronte!"
"Te li do solo ad una condizione!"
"Cheee? Quale condizione?"
"Che lasci liberi donne ed anziani!"


In ostaggio!

Intanto fuori la polizia circonda la villa e Franz grida col megafono...

"NON AVETE SCAMPO SIETE CIRCONDATI!!! USCITE FUORI CON LE MANI ALZATE O FAREMO IRRUZIONE!"

"Gli orecchini ho detto!"
"Se mi uccidi o uccidi qualcuno di noi, ti macchierai di crimini molto gravi! Se non fate nulla, faranno irruzione...se invece liberi degli ostaggi...puoi contare su un po di clemenza e loro capiranno che siete disposti al dialogo!"
"Ah si? E tu come sai queste cose?"
"Il mio ragazzo è la fuori, è l'ispettore che ha urlato col megafono. So come vanno certe cose. Allora che fai?"
"Dammi gli orecchini e li libero!"
"No, prima libera le donne e gli anziani e poi ti do gli orecchini!"
"Però hai fegato! Saresti un'ottima complice! E voi uomini di merda...questa ha più palle di tutti voi messi insieme...conigli pezzenti!"
"Più perdi tempo e più dai modo a loro di organizzarsi"
"E va bene, ma aggiungo una condizione"
"Quale?"
"Che chiami il tuo ragazzo, l'ispettore e gli dici quello che ci siamo detti...che libereremo degli ostaggi e poi ho da chiedergli delle garanzie!"
"Va bene ci sto, ma gli parli tu!"
"Allora chiamalo!"
"Lo devo fare con la mente o mi dai un cellulare?"
"Fai la spiritosa? Ma non hai per niente paura?"
"Chi deve aver paura sei tu non io!"
"Fottiti! Chiama l'ispettore e sbrigati!"
"Woowww...che grinta!"


Così chiamo Franz

"Pronto, Franz, amore mio!"
"Sara!! Come stai? Dimmi che stai bene e non ti hanno fatto niente!"
"Tranquillo, qui c'è il capo della banda che vorrebbe dirti delle cose"
"Ok, passamelo, ma mi raccomando non fare colpi di testa"
"Promesso!"


Così passo il telefono al malvivente

"Ispettore! La tua ragazza ha davvero molto fegato e coraggio oltre ad essere meravigliosamente bella! Quindi se vuoi rivederla tutta intera faresti bene ad ascoltare quello che ho da dirti!"
"Parla!"
"Ora libererò donne ed anziani e dopo un po ci lascerete uscire senza sparare...altrimenti ammazzo la tua ragazza davanti a te! Sono stato chiaro?"
"Va bene, falli uscire e ti garantisco che non spareremo un solo proiettile! Ma se tocchi un solo capello a Sara, ti ammazzo con le mie mani!"
"Tranquillo ispettore, la riavrai tutta intera!"


Così donne ed anziani uscirono dalla villa e rimasi solo io con gli uomini! Ovviamente gli diedi i miei orecchini...

"Ci tieni proprio a questi orecchini...magari sono pezzi di bigiotteria! :) "
"Vedi di fare poco la spiritosa...la mia pazienza ha un limite. Dammi quei c.... di orecchini!"
"Eccoli e trattali con cura, perchè hanno un grande valore affettivo!"
"Non me ne frega un c.... e ora richiama il tuo ragazzo e digli che stiamo uscendo dalla villa"
"Va bene, rilassati e sappi che stai parlando ad una donna!"


Quindi il capo banda mi prende in ostaggio ed esce dalla villa

"Tu vieni con noi! Dobbiamo garantirci la fuga...sai non mi fido degli sbirri!"
"Ahhii!! Lasciami, mi fai male!"
"Ti farò ancora più male se non farai quello che ti dirò!"


Così uscimmo dalla villa...avevo le mani legate dietro e mi teneva stretta con la pistola puntata alla tempia...Jessi piangeva e Franz furioso faceva cenno ai suoi uomini di non sparare. Io con lo sguardo cercavo di rassicurarli entrambi. Infine mi fecero salire in macchina e partimmo a tutta velocità!

Fine prima parte...

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Emanuela
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Emanuela » 08/06/2017, 8:46

"Buona sera a tutti, mi trovo sotto il distretto di polizia di Roma Nomentana e siamo in attesa che il commissario Franzini scenda
per rilasciare un'intervista circa il furto con rapimento avvenuto poche ore fa nella villa del noto avvocato civilista Marco Alfieri"

Erano degli attimi interminabili che mi dividevano da un intervista molto importante. Ero emozionata ed allo stesso tempo agitata. Finalmente vediamo scendere il commissario e noi di "Visti da vicino", abbiamo la precedenza per l'intervista, visto che siamo stati i primi ad arrivare!

"Commissario! Commissario! Buona sera può rilasciare delle dichiarazioni?"
"Buona sera a tutti! Per il momento manteniamo un certo riserbo, ma stiamo facendo il possibile per rintracciare questi malviventi!"
"Chi si sta occupando del caso?"
"L'ispettore Franz Wernher von Hammerstein, uno dei miei uomini migliori!"
"Non crede possa essere troppo coinvolto, visto il rapporto che c'è tra lui e la cantante Sara?
"L'ispettore Wernher von Hammerstein è un grande professionista e saprà gestire la situazione con mestiere e discernimento!"
"Pensa che chiederanno un riscatto per il rilascio di Sara?"
"Non è da escludere, ma per il momento non aggiungo altro e vi terremo aggiornati sui possibili sviluppi!"
"Grazie Commissario"
"A voi, buona sera!"

L'intervista è andata bene, anche se quando ho chiesto al commissario dei legami tra Franz e Sara, forse ho un po esagrato. Penso però era
doveroso fare quella domanda, in questi casi l'emotività potrebbe giocare un ruolo molto pericoloso. Non conosco personalmente Franz però so, da quanto mi ha riferito Sara, quanto è innamorato di lei. Forse in cuor mio temo per la vita di Franz...non vorrei gli accadesse qualche cosa perchè anche Sara è così innamorata di lui. Io sono molto preoccupata per lei, non vorrei gli accadesse qualche cosa di brutto. Gli voglio tanto bene e siamo diventate tanto amiche. Forse dovrei convincere il mio capo a fare pressioni mediadiche su questo caso, costringendo i 4 malviventi ad arrendersi. Però anche questa soluzione potrebbe essere pericolosa per Sara, perchè se fossero dei dilettanti potrebbero perdere la testa e decidere di ucciderla. Spesso, noi giornalisti facciamo dei grossi danni ed io non mi sento di far parte della massa. Sono una professionista coscienziosa, quindi meglio che se ne occupi la polizia!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 08/06/2017, 13:51

La festa di laurea - II parte

Giugno, lunedì sera

Appena salita in macchina uno dei malviventi mi mette una benda agli occhi

"State complicando la situazione, vi conviene liberarmi subito...il mio ragazzo non vi darà scampo"
"Stai zitta, chiudi quella bocca!!"
"Furto e rapimento sono più di 10 anni di carcere!"


Quindi il capo della banda si gira e mi da uno schiaffo

"Ahhh!"
"ZITTA!!! DEVI STARE ZITTA!! HAI CAPITO??"


Cercavo di pensare a qualche strategia, anche se sapevo che Franz non mi avrebbe lasciata da sola...lui stava sicuramente pensando a qualche azione da intraprendere per liberarmi. Proseguimmo per una buona mezz'oretta e nel frattempo mi addormentai. Quindi la macchina si fermò...

"Ehi capo, questa si è addormentata!"
"Svegliala e falla uscire dalla macchina"
"Ehi...svegliati dobbiamo scendere"


Così entrammo in una casa...non potevo vedere come fosse, ma intuivo si trattasse di un casolare disabitato e molto isolato...non sentivo ne
macchine e ne persone parlare...supposi mi trovassi in aperta campagna! Appena entrata in casa il capo della banda mi fece sedere a forza sulla sedia

"Ehhii...vacci piano capito!"
"Perchè se no che fai bellezza?"


Poi mi toglie la benda e dice agli uomini di legarmi alla sedia

"Legatela alla sedia!"
"Ok capo"
"Però quanto sei bella...che occhi supendi che hai! Il tuo ragazzo è un uomo fortunato!"
"Se hai intenzione di uccidermi fallo subito!"
"Ma noi non vogliamo ucciderti! Altrimenti non otteniamo nulla"
"Devo andare in bagno, devo fare pipì!"
"Non se ne parla neanche...fattela sotto"
"Sei davvero un animale lo sai? Anche i prigionieri hanno i loro diritti e la loro dignità...non credi?"
"Senti puttanella...stai sul serio rischiando grosso...vedi di abbassare la cresta altrimenti quella bella bocca te la faccio usare come dico io...va bene...ti slego e ti faccio accompagnare in bagno, ma se fai un solo movimento sospetto...ti faccio davvero molto male...capito?"
"Non mi fai paura!!"


Quindi mentre mi apriva con la pistola il vestito all'altezza del seno aggiunse...

"Non te lo ripeto più...vedi di non tirare troppo la corda bellezza!"
"Okkkey...okkkey...rilassati..."


Avevano sempre le maschere e non se le toglievano mai...almeno in mia presenza...uno di loro, il più tranquillo mi accompagnò in bagno

"Dai fai quello che devi fare"
"Se ti volti è meglio"
"Va bene dai"
"Grazie"


Un imprevisto alleato!

Il malvivente che mi accompagnò in bagno era diverso e con me era gentile

"Sai, non farci caso il capo è un tipo rozzo...ma non vogliamo ne farti del male e ne ucciderti. Più che altro ama molto spaventare la gente...ma tu gli tieni testa...e questo lui lo avverte...ed in cuor suo gli piaci...e comunque sei talmente bella che solo un pazzo potrebbe farti del male. Mi dispiace per lo schiaffo che ti ha dato prima! Spero non ti abbia fato male!"
"Grazie, sei molto carino...sto bene! Ok ho fatto!"


Così mi riportò nella grande sala e mi rilegarono alla sedia!

"Ho sonno, è molto tardi e vorrei dormire"
"Ma non riesci proprio a stare zitta! Poi che altro vuoi? Del caviale?"
"Magari anche un cocktail gamberetti non guasterebbe!"
"Ah, ah, ah...molto simpatica! Ti piace giocare vero? Be anche a me!!"


Poi mentre mi passava la pistola tra le cosce aggiunse

"Hai davvero un corpo da favola e secondo me oltre ad essere bella sei anche molto calda!"
"Magari ho la febbre!"


Due dei malviventi si girarono ridendo per non farsi vedere dal capo

"Oggi è il tuo giorno fortunato...mi sei quasi simpatica...tu, portala nella sala dove c'è la brandina. E' ora di fare la nanna dolcezza!
Resta nella stanza con lei"
"Va bene capo!"


Quindi il ragazzo gentile di prima mi slega e mi fa sdraiare sul letto...ed inizia un dialogo con me...

"Come ti chiami?"
"Sara"
"Hai un bel nome! Io mi chiamo Roberto!"
"Grazie anche il tuo è un bel nome! Posso farti una domanda?"
"Vai pure"
"Perchè fate tutto questo? Vi siete cacciati nei guai! Prendere in ostaggio una persona è un reato molto grave!"
"Siamo dei ladri...ma se posso essere sincero...non era nei nostri piani prendere un ostaggio...non siamo degli assassini...non ci aspettavamo che fossimo accerchiati dalla polizia! Credo che il capo sia un po in crisi...non siamo pronti a gestire una cosa così grossa...ma posso chiederti di far rimanere quello che ti dico tra me e te?"
"Contaci! Che intenzione avete ora?"
"Credo che il capo vuole chiedere un riscatto...ma temo gli stia sfuggendo la situazione dalle mani!"
"Pensi che potrebbe uccidermi?"
"Se decidesse di farlo...mi opporrei...credimi!"
"Tu sei diverso da loro..."
"Odio la violenza sulle donne e quando ti ha dato uno schiaffo volevo intervenire!"
"Grazie!"
"Ora dormi che sei stanca"
"Ok...e tu dormi sulla sedia?"
"Non credo che riuscirò a dormire! Ma tu hai freddo? Vuoi una coperta?"
"No grazie, non preoccuparti sto bene...sei davvero carino!"


Primi segni di cedimento!

Così mi addormentai quasi subito ed il capo della banda chiamò Roberto nella sala grande ed iniziarono a discutere sul da farsi

"Che facciamo ora capo?"
"Lasciamo passare la notte e poi domani mattina chiamiamo l'ispettore e chiediamo il riscatto!"
"Il riscatto per liberare la ragazza?"
"No, mia nonna! Certo e chi se no?"
"Quanto possiamo chiedere?"
"Io direi un milione di euro"
"Ffffiuuu...250 mila euro a testa...mica male...e se non dovessero accettare?"
"Accetteranno, accetteranno!"


Intanto uno di loro accende la televisione ed in un'edizione straordinaria si parla del furto e del rapimento...

"Proseguono le ricerche dei 4 malviventi che questa sera hanno fatto irruzione nella villa dell'avvocato Alfieri. Si è appresa anche la notizia,
in questi minuti che i malviventi hanno preso in ostaggio la famosissima cantante romagnola, Sara. Quanto prima vi daremo aggiornamenti, ma la polizia sta facendo il massimo!"


"Hai sentito capo? A quanto pare abbiamo rapito un personaggio pubblico...ed anche molto noto!"
"Bene, quindi vale più di un milione di euro...io raddoppierei la richiesta!! Nel frattempo, Roberto, sveglia la ragazza e portala qui...che ci divertiamo un po..."
"Io non sveglio nessuno! Ma sei fuori di testa? Ma che intenzioni hai?"
"Forse non hai capito che qui comando io...quindi portala qui e ci divertiamo a turno..."
"Tu prova solo a sfiorarla di nuovo e ti spacco la faccia!"
"Ma come...io t'ammazzoooo!!!"


quindi iniziarono a picchiarsi ed uno di loro intervenne per dividerli

"Ma che siete matti...non è questo il momento di perdere la testa...quindi vedete di calmarvi"

Così il capo rimettendosi bene il colletto della camicia disse

"Va bene calmiamoci...e tuu...tuuuuu...ti sei forse innamorato di quella puttanella?"
"Si chiama Sara...ed è meglio se non la tocchi...capito...io non voglio marcire in carcere per colpa tua!"
"E va bene...mi sono fatto prendere la mano...cerchiamo di calmarci e riposiamoci! Bisogna che a turno facciamo la guardia...quindi inizi tu
Domenico e poi vado io tra due ore!"
"Va bene capo!"
"Va bene scusami fratello...rimettiti la maschera e torna a sorvegliare la tua ragazza...ah, ah, ah!"
"Ma che pezzo di m.... non fai davvero ridere nessuno!"


Fine seconda parte...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 09/06/2017, 14:48

La festa di laurea - III parte

Giugno, martedì mattina

Da quando mi sono addormentata ho fatto un lungo e profondo sonno e al risveglio ho ritrovato Roberto che si era addormantato sulla sedia. Quindi mi sono alzata e mi sono seduta sul letto...quel movimento svegliò Roberto...

"Buongiorno, dormito bene?"
"Buongiorno, si grazie. Tu non puoi dire la stessa cosa, visto che hai dormito seduto"
"E' stata una mia scelta, potevo sempre sdraiarmi a terra!"
"Cosa hai fatto allo zigomo?"
"Niente, ho fatto a botte col capo"
"Perchè?"
"Per difendere te!"
"Me? E da cosa?"
"Da una possibile violenza carnale nei tuoi confronti!"
"L'hai fatto per me?"
"Si, perchè finchè ci sono io, nessuno ti toccherà! Capito Sara?"
"Grazie!!!"
"Conta su di me! Hai bisogno di qualche cosa?"
"Sii, di andare in bagno e di qualcosa da mangiare...ho fame!"


Mentre finivo di parlare entrò il capo della banda

"Allora come va la nostra caliente rock star?"
"Ah fame e dovrebbe andare in bagno"


"Hai fame? Pensavo che le ragazze come te non mangiassero! E cosa vorresti cappuccino e cornetto?"
"Di solito non sono molto esigente!"
"Be dovrai accontentarti, Domenico porta la colazione al nostro angioletto, ah, ah, ah"
"Tu, Roberto portala in bagno e poi dopo la colazione portala in sala che contattiamo l'ispettore!"


Così Roberto mi portò in bagno e poi tornata nella stanza trovai un vassoio con un bicchiere di succo d'arancia ed un croassant confezionato.

"Come è il cornetto?"
"Una delizia...mi sa che questi giorni farò il pieno di conservanti ;) "
"Dai non sono poi così cattivi! Ne vuoi un altro?"
"No grazie!"
"Sei triste?"
"Si per voi!"
"Per noi?"
"Si perchè state rischiando la vita"
"Come può interessarti la vita di 4 malviventi che ti tengono prigioniera?"
"Perchè in ognuno di noi esiste un lato buono"
"Non credo che in noi possa essere trovato"
"In te si...tu sei così gentile e premuroso con me! Hai litigato col tuo capo per difendermi e questo denota un grande senso di giustizia"
"Tu pensi"
"Si!! Se vi costituite io parlerò con l'ispettore e gli dirò di avere dei riguardi per te"
"Non posso farlo"
"Perchè? Tutti possono sbagliare nella vita, ma se riconosci uno sbaglio e ti penti...sei già salvo"
"Senti basta così...lasciamo perdere...hai finito di mangiare?"
"Si ho finito!"
"Andiamo in sala che chiamiamo l'ispettore."


Poi mi carezzò il viso e mi disse

"Dio quanto sei bella!!"
"Grazie!!"
"Per il momento mi basta difenderti, però apprezzo quello che mi hai detto"
"Va bene, tu pensaci. Non è mai troppo tardi per pentirsi!"


Quindi entrammo nella sala e subito il capo ordinò di legarmi alla sedia

"Sentite, siete in quattro e siete il doppio di me...pensate che sia proprio necessario legarmi? Dove potrei andare?"
"Beh capo ha ragione"
"Tu sei furba, molto furba!"
"Furba? Siete in quattro, armati fino ai denti...pensi che sia così stupida da fare gesti che potrebbero causarmi danni?"
"Già! Va bene buttate quelle corde. E tu chiama il tuo ragazzo...ecco il telefono!"


Così chiamai Franz che si sincerò che stessi bene, poi dialogò col capo della banda il quale chiese un riscato di ben due milioni di euro. Una cifra esorbitante! Nel frattempo la situazione raggiunse dei toni mediatici molto alti...molti giornalisti si accamparono sotto il distretto di polizia, preoccupati sopratutto per la mia situazione. Molti programmi di attualità iniziarono a parlare di questo evento. Nel frattempo che le autorità decidevano come pagare il riscatto, entro 48 ore come da rischiesta del capo della banda, io continuavo la mia "detenzione" forzata. Era arrivata l'ora di pranzo ed io avevo fame e sete! Dalla stanza dove mi trovavo sentivo che stavano mangiando...la porta della stanza era chiusa a chiave e dopo qualche minuto arrivò Roberto con un vassoio.

"Ciao, ti ho portato qualcosa da mangiare. Credo tu abbia fame"
"Grazie, che cosa è?"
"Credo sia della Manzotin"
"No grazie...io non mangio carne e tanto meno in scatola"
"Ma non puoi non mangiare...ti indebolisci"
"Sopravviverò...berrò solo dell'acqua"


Il capo della banda sentendoci parlare entrò nella stanza

"Che cosa succede qua dentro?"
"Sara non mangia la carne"
"Ma tu guarda...sei vegetariana...a saperlo andavamo dall'ortolano a fare spesa...be ti devi accontentare...il menù è limitato, quindi mangia e non fare la schizinosa!"
"Io quella roba non la mangio"


Quindi mi prende per i capelli e dice

"Ahhhh...lasciami mi stai facendo male!! Lasciamiiii!!"
"Senti occhi belli...o mangi...o te la caccio in gola a forza...al riscatto non posso consegare al tuo ragazzo un cadavere...quindi mangia e zitta!"


Così Roberto tira fuori la pistola e la punta contro il capo della banda

"Senti str... lasciala stare! Subito!!"
"Che cosa vuoi fare? Vuoi spararmi? Dai, spara se hai coraggio"
"Non ti sparo solo perchè siamo tutti e quattro nella me...! Ma la devi lasciare in pace e non provare più a mettergli le mani addosso! Chiaro??"
"Va bene fratello...va bene! Da questo momento sei tu il responsabile di questa puttanella...quindi pensaci tu! Sopratutto a cosa darle da mangiare! Dai, torniamo di là, lasciamo in pace i due piccioncini!"


Sulle tracce dei malviventi

Le cose si stavano mettendo male, la banda si era spaccata e temevo che da un momento all'altro la situazione sarebbe degenerata. Neanche Roberto era più al sicuro e forse era anche a rischio di vita. Mettersi dalla mia parte lo aveva messo in cattiva luce con i soci. Dovevo pensare a
a qualche azione da intraprendere senza però usare i miei poteri. Non potevo farlo...si, certo avrei potuto usare la mia potenza psichica per
liberarmi da loro, ma poi come avrei giustificato la cosa? Mi sarei dovuta esporre e rivelare la mia vera identità ed ancora non era il momento. Quindi l'unica soluzione che avevo era quella di fare leva su Roberto.

"Senti Sara, ti ho portato del tonno in scatola, di più non posso fare! Ti ho portato anche del succo di frutta. Per stasera vedo cosa posso fare!"
"Non preoccuparti... grazie...il tonno lo mangio! E grazie per avermi difesa!"
"Lo rifarei mille volte! Ti ha fatto male?"
"Sei un tesoro...sto bene, tranquillo...perchè non ti togli la mascherà! Posso guardarti in viso?"
"Non posso! Com'è il tonno?"
"Buono! Sono sincera...sarà la fame! ah, ah, ah"
"Già, dai ti lascio mangiare in santa pace!"
"No dai, ti prego resta...fammi compagnia!"
"Va bene, volentieri!"


Intanto la polizia era riuscita a capire dove eravamo...un caso fortuito a dimostrazione che i 4 malviventi erano quasi degli sprovveduti. Prima di fare irruzione nella villa, rubarono una macchina, ma non si accorsero che il navigatore satellitare era in funzione...quindi, all'atto della fuga hanno lasciato la scia come le lumache. Ed ora erano a pochi minuti dal casolare e si stavano preparando in assoluto silenzio a circondare la casa...a momenti avrebbero fatto irruzione!

Fine terza parte...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 12/06/2017, 12:17

La festa di laurea - IV parte

Giugno, martedì pomeriggio

Le macchine della polizia avevano già accerchiato tutto il casolare e l'ispettore Franz si preparava all'irruzione, dando raccomandazioni ai suoi
uomini.

"Ragazzi mi raccomando, hanno un ostaggio, perciò facciamo fuoco solo se estremamente necessario e solo se con loro non c'è Sara! Sono stato chiaro? Non fate colpi di testa!"
"Va bene ispettore!"
"Si, ok va bene"


Intanto uno dei malviventi che era uscito per un giro di perlustrazione si rende conto di quello che sta accadendo e tirandosi su il cappuccio della giacca, fa rientro nella casa senza destare sospetti e senza far capire che si è accorto della presenza dei poliziotti.

"Ehi capo, fuori ci sono decine di poliziotti! Che facciamo?"
"Calmo, ma come hanno fatto a capire dove eravamo? Prepariamoci al peggio!"


Intanto io ero seduta sul letto e Roberto va verso la porta chiudendola a chiave

"Perchè hai chiuso la porta a chiave? Che vuoi fare?"
"Tranquilla Sara, ho bisogno di parlarti!"


Quindi contro ogni previsione si tolse la maschera!!

"Ecco ora puoi vedermi in viso e negli occhi!"
"Me lo immaginavo che fossi carino!"
"Grazie!"


L'irruzione

Potevo fulminarlo con lo sguardo...ora ne avrei avuto la possibilità...ma non lo feci...lui, Roberto, voleva parlarmi e sapevo che aveva intenzioni di farmi scappare...Roberto ancora non sapeva che decine di poliziotti, di li a pochi minuti avrebbe fatto irruzione nella casa!

"Senti Sara, ho intenzione di farti scappare!"
"Stai dicendo sul serio?"
"Si, dico sul serio...questa notte quando tutti dormiranno ti farò andar via"
"Perchè lo fai? Si, insomma potresti rischiare la vita se i tuoi soci lo venissero a sapere..."
"Perchè per una volta nella vita vorrei fare la cosa giusta!"
"Grazie, sei davvero speciale....ora lo so...sapevo fossi diverso, ma ora me l'hai confermato!"


Quindi si avvicinò a me...ci avvicinammo entrambi...e ci baciammo...un bacio intenso anche se breve, nel quale era racchiuso tutto quello che provavamo! Ora stava piangendo...

"Perchè piangi Roby?"
"Oddio scusami, forse non dovevo"
"Se lo hai fatto c'è un motivo"
"Sara, io ti amo! Lo so che forse ti sembrerò pazzo...ma anche per un giorno...uno solo...io so di averti amata!"
"Grazie, vieni qui! Non ti dimenticherò mai!!"


Ci abbracciamo intensamente poi ci fu l'inferno! Colpi di pistola, fucili!! La porta cadde giù..entrarono i poliziotti

"MANI IN ALTO!! TUTTI FERMI!!"
"SBIRRI BASTARDI!!"


Inizarono uno scontro a fuoco...due poliziotti vennero feriti, mentre i tre malviventi morirono...intanto Roberto stava udendo tutto e stava per andare nella sala anche lui...

"Non farlo Roby, non andare...ti prego resta qui!"
"Devo farlo! Lasciami devo andare"
"Nooo...non sei obbligato a farlo...puoi sempre scegliere...se vai di là ti uccideranno...resta qui con me ti prego! Ti voglio bene!!"
"No!!"
"Ti prego!! Ti prego...se resti con me ti salverai e non ti spareranno...per favore...ti amo anche io!!! Roby ascoltami!!!"
"Non c'è più tempo...ti amo Sara, anche solo per un giorno!! Ti ho amata come tutta una vita!!"
"Nooooo..."


Roberto aprì la porta ed entrò nella sala...io iniziai a piangere...lui aveva la pistola lungo la gamba...non l'aveva puntata...forse voleva arrendersi!! Entrò nella sala ma Franz gli sparò...Roberto non aveva puntato la pistola...ma loro lo freddarono lo stesso. Io entrai nella sala e fragandomi dei poliziotti andai verso Roberto che giaceva in un lago di sangue...ma ancora sembrava vivo...Franz fece cenno di lasciarmi andare...

"Roby...Roby...perchèèè?? Perchè?!?"

Lui con un filo di voce ormai agonizzante...

"Ssaraa...sei bbellissim...tti amo...ti hho ssempre ama...t...aaa..."

Io piangevo!

"Noooo...noo!!"

Ed esalò l'ultimo respiro ed io mi alzai ed andai verso Franz...

"MA COME HAI POTUTO...COMEEE???"
"Sara, amore è tutto finito!"


Ero a meno di un metro da lui...

"L'HAI UCCISO A SANGUE FREDDO!! COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE!! COME????"
"IO FATTO QUELLO CHE ERA GIUSTO FARE!!!"
"NOOOO...LUI NON VI AVEVA PUNTATO LA PISTOLA...HO VISTO TUTTO...E TU, TU L'HAI FREDDATO SENZA RITEGNO...SEI UN ASSASSINO QUANTO LORO!!!!"
"IO SONO UN POLIZIOTTO E DEVO FARE QUELLO CHE E' GIUSTO FARE!!! E NON SEI TU CHE PUO' GIUDICARE IL MIO OPERATO!!"
"TU DEVI GARANTIRE L'ORDINE PUBBLICO NON ANDARE IN GIRO A FREDDARE LA GENTE COME UN ASSASSINO! L'HAI UCCISO SENZA DARGLI MODO DI PARLARE...LUI MI HA DIFESA DAGLI ALTRI TRE...CAPITO! SI E' ESPOSTO RISCHIANDO LA VITA PER ME!! VOLEVA FARMI SCAPPARE!!! SEI CINICO E FREDDO!!"
"Senti Sara calmati...sei sotto shock...lo capisco"
"IO NON SONO SOTTO SHOCK E SONO NELLE MIE PIENE FACOLTA' MENTALI...LACIAMI NON VOGLIO PIU' VEDERTI! E' FINITA!!! FINITA!!!"
"SARA, SARA!!!"


"Signorina, venga la portiamo in ospedale"
"Io non vado da essuna parte...non con voi...sono una ragazza libera!! Ho visto tutto...ma tranquilli non parlerò di quello che ho visto e di come
avete freddato un uomo che voleva arrendersi...lascerò che siano le vostre coscienze a parlarvi...se ne avete!!!"
"SARA...Vieni qui...ti prego...parliamo"
"No, Franz...pensavo fossi diverso...dopo tutto quello che ci siamo detti...è finita...non cercarmi mai più!!!"


Poi tornai verso Roberto

"Roby, la tua anima sarà salva e pregherò per te! Vorrei proprio sapere cosa direte ai suoi familiari! Siete solo degli schiavi mercenari!"

Così mi avviai verso la strada con l'intenzione di fare l'auto stop per tornare a casa...da sola!!

"Ispettore, non se la prenda...vedrà che tornerà...è solo sotto shock...non deve rimproverarsi nulla...lei ha fatto quello che qualunque poliziotto
avrebbe fatto...e se avesse sparato? No, tranquillo, siamo dalla sua parte!"
"Si forse ha ragione! Grazie tenente"


Una bellissima amicizia!

Ero triste...stavo soffrendo da morire...non potevo capacitarmi per la fine di Roberto...ma sopratutto non riuscivo a spiegarmi la freddezza con la
quale Franz lo aveva ucciso. Camminavo lungo la strada...era quasi l'ora del tramonto ed un furgone si accostò a me. Alla guida c'era un uomo di circa una cinquantina di anni...

"Ehi, cosa ci fa una ragazza così bella sola soletta in una strada isolata?"
"Salve, la mia macchina si è fermata...lei può darmi un passaggio fino al primo centro abitato?"
"Come no...solo un'idiota rifiuterebbe una tale proposta! Un pezzo di figliuola come te!"
"Senta, sono stanca ed affamata...se ha brutte intenzioni me lo dica subito!!"
"Ma su via potrei essere tuo padre...era solo per farti un complimento...viene, tranquilla sali!"
"Ok, grazie! Grazie per il complimento!"
"Figurati...non capita tutti i giorni di incontrare una bella ragazza come te...di dove sei?"
"Sono di Roma, ma...le dico la verità...sono stata rapita da 4 malviventi e..."
"Scusa...oh signore Gesù...ma tu sei la ragazza che è stata presa in ostaggio?"
"Sii sono io..."


Quindi continuammo a parlare mentre si avviava verso Fara Sabina, il paese più vicino e dove abitava con la sua famiglia. Era un uomo per bene, a parte i complimenti "inevitabili", come lui li definì, nei miei confronti...viveva in una fattoria insieme alla moglie ed alla madre anziana...era un
contadino che viveva di quello che produceva la sua terra ed i suoi animali. Quindi fu gentile ad invitarmi a cena da loro ed appena arrivati nella
sua tenuta, mi presentò alla moglie che mi accolse calorosamente...quindi cenai insieme a loro, poi la moglie, Adelina mi disse...

"Senti tesoro, è molto tardi, perchè questa notte non resti a dormire da noi? Poi domani mattina Giuseppe ti porterà a Roma...tanto ci deve andare!"
"Grazie, siete davvero molto gentili...vi ringrazio infinitamente! Siete dolcissimi!"


Dopo aver chiamato Jessi ed avergli raccontato tutto, mi sistemai nella stanza con la mamma di Giuseppe, Margherita. Aveva 77 anni ed era una signora di una dolcezza e di una simpatia uniche...facemmo subito amicizia e prima di addormentarci parlammo tanto!

Fine quarta parte...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 19/06/2017, 7:46

La festa di laurea - V parte

Giugno, mercoledì mattina

La mattina, dopo aver fatto colazione ed aver salutato Adelina e Margherita, Giuseppe mi diede un passaggio fino a Roma. Mi lasciò a Tiburtina e gli dissi che sicuramente sarei tornata a trovarli e lo ringraziai per la grande generosità che dimostrarono nei miei confronti...e dopo avergli offerto un caffè al bar, ci salutammo ed io mi avviai verso la metro.

Mentre ero in metro mi tornò in mente tutta la vicenda e come avevo trattato Franz davanti a tutti...so di essere stata troppo dura...e quando me ne sono andata, nei suoi occhi ho letto tristezza e pentimento. Lui sapeva di aver sbagliato...però, in questo caso, aveva poche giustificazioni...Roberto non avrebbe sparato...ma in fondo queste cose io le potevo sapere perchè leggevo i pensieri delle persone...ma Franz, non poteva sapere le vere intenzioni di Roberto...quindi, lui, ha fatto solo quello che era giusto fare...ed io ero intenzionata a tornare da lui per chiedergli perdono...lo amavo tanto e la mia immensa bontà...non poteva che condurmi da lui...e dimostrargli quanto tenessi a lui! Quindi prima di tornare a casa, decisi di fare un salto al distretto di polizia di Roma Nomentana!

Roberto è stato molto impoertante per la mia vita ed anche se ci siamo conosciuti per solo un giorno, le nostre anime si sono unite in maniera incredibile! Lui aveva preso una strada sbagliata...ma si era pentito ed il suo tentativo di farmi fuggire e di costiruirsi aveva cancellato tanti debiti Karmici! Nei momenti difficili, l'umanità sa sempre tirare fuori il meglio e sa sempre come rialzarsi...e lui, Roberto, ha saputo farlo!

Arrivai al distretto e notai molto fermento...quindi mi diressi verso il gabbiotto dove la solita guardia era li a dare informazioni al pubblico e gli
chiesi se Franz fosse in ufficio...

"Buongiorno"
"Buongiorno a lei, in che modo posso aiutarla?"
"Sa se l'ispettore Franz Wernher von Hammerstein è in ufficio?"
"Si certo, ha un appuntamento?"
"No, ma sono la sua ragazza!"
"Ah bene...ah mi scusi, ma lei è Sara...la ragazza che è stata presa in ostaggio...oh Gesù...come sta? Venga che l'accompagno personalmente
dall'ispettore..."
"Grazie, sto bene e lei è molto gentile!"
"Ma si figuri, prego, mi segua"
"Grazie!!"


Fine quinta parte...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 03/08/2017, 13:46

La festa di laurea - VI parte

Giugno, mercoledì mattina

Arrivati al primo piano l'agente di polizia che mi accompagnò mi salutò e mi indicò la stanza di Franz...lui non sapeva che conoscessi il suo ufficio...quindi lo ringraziai e mi avviai verso la sua stanza. Mentre mi avviavo i suoi colleghi mi salutavano ed io ricambiavo il saluto...molti di loro mi riconobbero come cantante e non come la fidanzata di Franz...arrivata a pochi metri dalla sua stanza, Franz uscì e mi guardò...si bloccò...io feci lo stesso...ci guardammo per alcuni secondi, poi mi avvicinai...

Franz: Buongiorno, Sara. Che posso fare per te?
Sara: Ciao amore...avevo voglia di vederti...
Franz: Ti ricordo che il mio nome è Franz. E poi, da quando hai voglia di vedere e parlare ai criminali a sangue freddo?
Sara: Lo so di aver sbagliato...scusami...perdonami ti prego!!
Franz: Oh, molto originale! Davvero!
Sara: Hai tutte le ragioni del mondo per avercela con me! Tu hai agito secondo quello che ritenevi giusto fare! Ora l'ho capito! Ti prego di perdonarmi...io ti amo!!! Ti amo davvero!!
Franz: Tu non hai capito proprio nulla...Credi che mi piaccia uccidere delle persone? Credi che io pensi di aver fatto la cosa giusta? Che ne sai tu di come vive un poliziotto? Che ne sai del mio passato? (piange)
Sara: Ti prego amore...vieni qui...io ti capisco invece...ti capisco più di quanto tu creda...se ho ferito la tua anima...ti chiedo umilmente scusa...(piango)
Franz: Ci penso sempre, anche di notte...Quel maledetto giorno...
Sara: Raccontami ti prego...ti ascolto...(cerco di abbracciarti)
Franz: Non te l'ho mai raccontato...E' successo tanti anni fa, in Germania...Ero appena entrato in polizia. Un giorno fummo chiamati a Rostock, dei rapinatori avevano appena assaltato una filiale della Deutschebank prendendo in ostaggio impiegati e clienti...Circondammo la zona e ordinammo ai rapinatori di uscire a mani alzate. Uno solo uscì, gridando di volere arrendersi, ma poi...estrasse la pistola e cominciò a sparare come un pazzo! Lo freddammo immediatamente, ma intanto Horst, un mio collega e il mio migliore amico, praticamente un fratello, rimase ucciso...
Sara: E' una storia molto triste...vorrei alleviare il tuo dolore...io sono qui...sono qui per te! Ti prego di perdonare la mia impulsività...non sapevo del tuo passato e non potevo immaginare che potessi ferirti così! (vorrei abbracciarti)
Franz: Da allora non mi fido più di chi dice di voler arrendersi...Deve farlo molto chiaramente perchè io gli creda. E quella volta, con te, ho avuto...ho avuto paura che ci fossero altri morti...Ho avuto paura che ti sparasse, non so...Non ho più capito nulla...
Sara: Per questo ti amo alla follia...non lo capisci? Lo capisci che sono pazza di te...non ti farei mai soffrire...e se l'ho fatto sono pronta a pagarne le conseguenze...ma ti prego perdonami!!
Franz: Anch'io ti amo, Sara, e devo chiederti scusa anch'io...Avrei dovuto raccontartelo prima, e forse tutto questo non sarebbe successo...Pensavo che ti fossi innamorata di quel Roberto, e io non potevo accettarlo...Non lo so, non lo so, non so più niente, niente...
Sara: Ti ho perdonato da subito...non mi ero innamorata...lui si era innamorato di me!! Ed io, lo sai che soffro per tutta l'umanità!! Franz...ti amo!!!!
Franz: Non ci sono persone come te fra quelle che un poliziotto combatte ogni giorno...Soltanto mentitori, bugiardi, assassini, doppiogiochisti...E' difficile fare sempre la cosa giusta...E chissà se mai la facciamo...
Sara: Ma tu con me lo fai sempre...fai sempre la cosa giusta...sai sempre come fare per farmi sentire una pricipessa!! (ti carezzo il viso)
Franz: Stammi vicino, Sara, ti prego...Mi sei mancata tanto, tanto...
Sara: Ti starò sempre vicino...sempre...ti amo da morire...(ti bacio)
Franz: Perdonami, Sara, anch'io ti amo...
Sara: Non ce nulla da perdonare quando due persone aprono il cuore...l'universo le ha già perdonate!!
Franz: Grazie...Bentornata, amore mio!


Quindi ci baciamo in modo molto passionale e tutte le persone e colleghi di Franz fanno un lungo applauso...evidentemente, ed inconsapevolmente avevamo messo su una scena d'amore! Quindi ci abbracciammo a lungo e Franz mi invitò a prendere un caffè al bar!

L'amore vince sempre e non chiede nulla in cambio! Mai!!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Elisa » 07/08/2017, 13:04

Oggi viene a prendermi mia sorella e mi porterà via con lei. La mia dolce sorellina Sara, il mio angelo salvatore, mia
grazie salvatrice! Per me inizierà una nuova vita, una nuova vita fatta di speranza e di amore!

Solo lei è stata in grado di prendersi questa responsabilità e per questo la amerò per sempre!
Solo lei mi fa stare bene e per questo la rispetterò per sempre!
Solo lei è riuscita ad infondere in me la speranza e per questo gliene sarò sempre grata!

La sua potenza di amore e di speranza salverà tutta l'umanità!
La sua voce entrerà nel cuore di miliardi di persone!
Il suo carisma infonderà armonia e spiritualità in ogni luogo del mondo!

Per te, mia dolce sorellina!!
Per te che ami senza chiedere nulla in cambio!!
Per te, anima sublime!!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 11/08/2017, 18:49

LA CATTURA DELL'ASSASSINO DI ROSA

Grazie soprattutto alla preziosissima collaborazione della mia amata Sara, l'assassino della povera Rosa, rinvenuta cadavere nella propria abitazione, è stato catturato.
i rilievi della Scientifica avevano messo in luce come quella croce di rozza fattura rinvenuta sul corpo, e recante graffite le parole Consummatum est, fosse stata realizzata con legno di ciliegio; a seguito di ulteriori, meticolose indagini erano emersi nuovi ed importanti elementi: furono infatti individuate piccolissime particelle di zinco e di seta, e dunque, tutto considerato, concludemmo che molto probabilmente l'assassino era una persona legata all'ambiente dei fabbricanti di bare.
I miei collaboratori ed io decidemmo così di organizzare una serie di ispezioni presso le falegnamerie del settore, ma la ricerca si presentava assai ardua: non avevamo a disposizione alcun indizio che ci facesse sospettare di una azienda o di un'altra in particolare, ed inoltre niente e nessuno ci assicurava che la falegnameria incriminata si trovasse sul territorio italiano.
Fu a questo punto che il contributo di Sara si rivelò decisivo...Una sera, mentre ci trovavamo a cena insieme al ristorante, lei mi disse di conoscere la risposta alle nostre domande. Non riusciva a spiegarsene la ragione, ma grazie alle sue prodigiose facoltà sapeva dove avremmo potuto trovare colui che aveva ucciso quella povera ragazza. Ci consigliò caldamente di effettuare un'ispezione presso una piccola falegnameria sita nelle vicinanze di Viterbo, e così organizzai le cose in questo senso: mi ricordavo bene di quando Sara ci svelò con esattezza il luogo in cui il "Mostro dell'Urbe" stava per mietere un'altra delle sue vittime permettendoci in questo modo di coglierlo in flagrante, sicchè non esitai a prendere per buona la sua nuova rivelazione.
Muniti di regolare mandato di perquisizione, ci recammo ad ispezionare l'azienda. Mentre i miei uomini svolgevano il loro lavoro, repertando campioni di legname, di tessuti per imbottiture e di zinco per cofani, mi sovvenne di chiedere al titolare l'elenco dei suoi dipendenti; scoprimmo così che proprio lo stesso giorno in cui Rosa venne uccisa, uno di essi, il 38enne Giuseppe Cangini, risultava assente. Costui ci fu descritto come un tipo piuttosto taciturno e di temperamento mite, scapolo, gran lavoratore, un personaggio introverso che non legava molto con i colleghi. Richiedemmo informazioni sul Cangini, che risultava incensurato, e scoprimmo che in passato aveva lavorato come necroforo alle dipendenze di una impresa di onoranze funebri; poco dopo si dimise in quanto cominciò a soffrire di una grave forma di depressione, e venne ricoverato per alcuni mesi in una clinica psichiatrica della capitale.
La rivelazione della mia amata Sara, ora, acquistava un enorme valore! Preso dalla frenesia, mi procurai un mandato e con la mia squadra mi presentai alle cinque del mattino a casa del Cangini. Non appena ci vide, l'uomo dovette comprendere di non avere scampo: non oppose resistenza e, anzi, si limitò a guardarci stralunato senza aprire bocca. Era chiaro che era in preda ad uno stato confusionale, quindi cercammo di metterlo a proprio agio, gli parlammo con gentile determinazione e lui, ben presto, scoppiò in lacrime rendendoci piena confessione del delitto commesso. Ecco come si erano svolti i fatti:

Giuseppe Cangini aveva conosciuto Rosa casualmente in un supermarket di Roma; la gentilezza della ragazza lo aveva colpito, ed egli si era invaghito di lei. Cominciò a frequentare assiduamente quel supermarket nella speranza di rivederla, e così infatti avvenne. Riuscì ad entrare in confidenza con lei, la prima ragazza da lui incontrata che gli mostrasse un minimo di rispetto, al punto che potè scoprire dove abitava.
Quel maledetto giorno, Giuseppe si recò a casa di Rosa e suonò il campanello. La ragazza, sorpresa di trovarselo di fronte ma sempre molto gentile e sorridente, lo fece entrare e gli offrì il caffè. Quando fu chiaro che Rosa si trovava sola in casa, Giuseppe cominciò a parlarle di sè, del suo lavoro, della sua malattia, della sua vita. Sentiva che poteva fidarsi di quella ragazza, e sperava che lei, pian piano, scoprisse in lui una persona interessante. A Rosa, invece, pareva che quella presenza cominciasse a diventare un po' troppo assillante ed invadente, e dovette temere di aver concesso troppa confidenza a Giuseppe. Cambiò atteggiamento nei suoi confronti, ma sebbene cercasse di conservare la propria abituale cortesia per non ferirlo, l'uomo si avvide che le cose non andavano come aveva sperato, e qualcosa scattò dentro di lui. Forse si sentì tradito, forse capì di essere stato rifiutato ancora una volta: cedendo ad un improvviso impeto d'ira schiaffeggiò la ragazza tanto violentemente da farle perdere i sensi. Dopo averla adagiata sul letto, egli cominciò a vagare per l'appartamento in preda ad uno stato confusionale. Entrò nel bagno per sciacquarsi il volto e riacquistare la propria lucidità e vide una borsa in pelle appoggiata in un angolo del pavimento; questa borsa apparteneva (lo avevano rivelato le nostre indagini) al fratello della vittima, infermiere di professione, e conteneva rotoli di garza, cerotti, una confezione di cotone idrofilo, alcuni farmaci da automedicazione, qualche siringa e un flacone di cloroformio. Giuseppe, sempre sotto choc, afferrò la borsa e ritornò nella stanza da letto nella quale Rosa giaceva ancora priva di sensi: come ci confessò, aveva paura della reazione che lei avrebbe avuto al risveglio, e così prese un grosso batuffolo di cotone, lo imbibì di cloroformio e lo premette con forza sul volto della ragazza, che accennava a riacquistare conoscenza. La povera Rosa ripiombò così nell'oblio, quindi Giuseppe introdusse una grossa quantità di cotone nella bocca della ragazza conficcandoglielo in profondità nella gola. Rosa morì soffocata in brevissimo tempo.
A questo punto l'uomo rinsavì, e solo allora si rese pienamente conto di quanto aveva commesso. Scoppiò in lacrime e ben presto cadde in preda ad una sorta di delirio mistico. Recitò alcune preghiere, poi compose il cadavere di Rosa come a prepararlo per le esequie. Estrasse dalla tasca dei pantaloni alcuni pezzetti di quel legno di ciliegio che era solito lavorare in falegnameria (non seppe spiegarci perchè li avesse con sè), ne ricavò una piccola croce e vi graffiò quelle mistiche parole bibliche.
Giuseppe prese allora la borsa e la riportò in bagno appoggiandola dove l'aveva trovata. In quel momento, ci disse, si era sentito più sereno: uscì dall'appartamento portandosi appresso il flacone di cloroformio semivuoto e richiuse la porta dietro di sè. Tutto era compiuto...

Giuseppe Cangini si trova ora ricoverato in clinica sotto stretta sorveglianza. Non è difficile prevedere la sua sorte: al processo la difesa invocherà la seminfermità mentale, e per lui si riapriranno le porte dell'ospedale psichiatrico giudiziario. Forse per molti anni.

I nomi che compaiono in questo post sono frutto di fantasia, ed ogni riferimento a persone realmente esistenti è del tutto casuale
Freude, schöner Götterfunken / Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken, / Himmlische dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder / Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder / Wo dein sanfter Flügelweilt.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 22/08/2017, 19:06

UN CONVEGNO INTERESSANTE...

La settimana scorsa mi sono recato a Cambridge per partecipare ad un convegno sulla criminalità. Per non dovermi privare del piacere della sua compagnia, avrei gradito che Sara mi accompagnasse, ma a causa dei suoi impegni discografici ciò, purtroppo, non è stato possibile. Non vedevo l'ora di tornare a Roma per poterla riabbracciare...
Il convegno, al quale hanno preso parte numerosi luminari della psicologia e della psichiatria mondiale nonchè alti esponenti dell' FBI, dell'Interpol e di Scotland Yard, si è rivelato molto interessante.
Ho fatto conoscenze che potranno essermi utili in campo professionale, e al cui operato io stesso potrò dare un certo contributo.
L'intervento che più mi ha lasciato esterrefatto è stato quello di un noto psicopatologo norvegese, Knut Edvard Jurgensson, il quale ha citato la tesi portata avanti dallo scrittore e parapsicologo ungherese Arthur Koestler. Secondo lo studioso, l'innata malvagità della specie umana può essere spiegata dal fatto che, sostanzialmente, il cervello umano è un errore evolutivo: esso consiste di tre cervelli distinti, situati uno sopra l'altro, e cioè il cervello da rettile, quello da mammifero e la soprastante neo-corteccia umana. Nell'ultimo mezzo milione di anni il cervello umano si è evoluto ad una velocità tale da indurre i fisiologi a parlare di "esplosione cerebrale", paragonando la sua crescita a quella di un tumore. Il problema, sostiene Koestler, è che invece di trasformare il vecchio cervello in uno nuovo (così come l'arto anteriore dei primi rettili si trasformò nell'ala dell'uccello e nella mano dell'uomo), l'evoluzione non ha fatto che sovraimporre una nuova struttura a quella vecchia, cosicchè le loro facoltà si intersecano.
Siamo, insomma, una specie "mentalmente squilibrata", la cui logica è sempre stata compromessa dall'emotività. Per dirla in termini brutali, l'evoluzione ha lasciato qualche vite lenta nel collegamento fra neo-corteccia e ipotalamo, e il risultato è una pericolosa "vena paranoica" dell'essere umano, che spiega la sua tendenza all'autodistruzione.
Freude, schöner Götterfunken / Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken, / Himmlische dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder / Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder / Wo dein sanfter Flügelweilt.


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