Currus navalis > carnevale

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pinoerre
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Currus navalis > carnevale

Messaggioda pinoerre » 07/02/2017, 7:53

A Babilonia intorno al seimila (6.000) a.e.v., poco prima dell’Equinozio di Primavera si svolgeva la festa rituale per celebrare la nuova stagione e l’inizio dell’anno nuovo.
Per le vie di Babilonia sfilava un carro navale, il currus navalis, una grande barca munita di ruote su cui era posta l’immagine o il simulacro raffigurante il Sole e/o la Luna; lo stesso carro navale, nel Medioevo sarà chiamato stultifera navis (la nave dei folli).
Secoli dopo, nell’Ellade si celebravano le Antesterie con grandi festeggiamenti primaverili in onore di Dioniso.
Anche al tempo della Roma imperiale, si svolgevano le feste del dio Saturno che avevano inizio intorno al diciassettesimo giorno del decimo mese (december, dicembre) con l’elezione del rex Saturnaliorum che, al giorno d’oggi, chiamiamo il re del Carnevale ed è destinato a morire (dato alle fiamme o gettato nel fiume) alla fine dell’interregno caotico, ovvero nel giorno che oggi chiamiamo martedì grasso.
In questi giorni di festa, la gente al suono di musiche, con canti e balli, si vestiva in maschera e percorreva le vie con grandi ceste ricolme di pane e frutta da offrire in dono; la stessa dimora dell’imperatore era aperta durante tutti e sette i giorni di festa per un grande banchetto. Come nell’antica Mesopotamia ed in epoche molto remote, queste festività celebravano il rinnovamento della vita, l’inizio, come dicevo, del nuovo ciclo del computo del tempo, rammentando il Mito della fondazione del Cosmo e lo scontro del loro dio-salvatore (sotherion = salvatore) Marduk che sconfiggeva il Drago Tiamat. Tiamat rappresentava il morente anno vecchio, l’oscurità, nel mentre, Marduk era il gagliardo anno nuovo, il dio salvatore (fatto diventare nome proprio di persona, Salvatore) morto e risorto il quale, vincendo il caos riportava l’ordine nel Cosmo.

e... nel primo plenilunio ( luna piena) dopo l'equinozio di primavera... si celebrava la festività del Navigium Isidis (la nave di Iside), un rito festoso nel quale i celebnranti indossavano maschere ed era dedicato alla Déa Madre Aset ( Iside). Con l'affermarsi del christianismo, il Navigium Isidis ed il currus navalis (Carnevale) hanno subito delle alterazioni e, comunque la Celebrazione della pasqua del christianismo non è per nulla assimilabile alla festività del Navigium Isidis (la resurrezione dello smembrato Osiride dopo il primo plenilunio seguente l'equinozio di primavera) nè alle antiche celebrazioni primaverili europee.

tratto da pinoerre "Dai Saturnalia alle feste primaverili"

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