Lo chalet del mistero

Purtroppo non avviene regolarmente, almeno a me, ma quando la presenza di spirito fa capolino al momento giusto, si possono creare situazioni piuttosto simpatiche. Ecco alcuni episodi che mi sono realmente accaduti:

-Un giorno, durante gli anni delle scuole superiori, mi trovavo in classe assieme ai miei compagni. Eravamo in attesa che iniziasse l'ora di lettere, quando notai che la professoressa stava armeggiando con un certo affanno attorno al registro di classe e ai cassetti della cattedra; era evidente che stava cercando qualcosa. Ad un certo punto, chiese: -Ragazzi, chi ha una penna nera?. Io balzai in piedi e risposi: -Io lo so, prof: gli alpini!!! Tutti si misero a ridere...tranne la professoressa, che non doveva essere dell'umore giusto...Quella fu l'unica volta, durante tutto il periodo scolastico, in cui venni cacciato fuori dall'aula.

-Quell'esperienza, però, non mi era bastata: qualche anno dopo, infatti, sempre alle superiori, durante l'ora di meccanica, si parlava di macchine semplici. Nella fattispecie, si parlava di viti e madreviti: di filettature, insomma. Il professore, come prologo alla lezione, ci chiese: -Se noi prendiamo una vite e la sviluppiamo, cosa otteniamo? Il solito mentecatto del sottoscritto, allora, alzò il braccio: -L'uva, secondo me. Giusto?
Quella volta, comunque, il prof si dimostrò molto ben disposto; fece un sorriso e, dopo aver esclamato -Molto spiritoso!, proseguì con la lezione.

-In farmacia, una mattina. Eravamo, io e un mio amico, in attesa del nostro turno di essere serviti. Quando toccò a noi, mi avvicinai alla farmacista (ero io quello che aveva bisogno), la quale, notando che anche il mio amico si era avvicinato, ci chiese, come spesso accade in questi casi: -Siete insieme? Al che io, con la massima naturalezza, risposi: -No, no, ci mancherebbe: siamo soltanto amici! La farmacista e la sua collega si guardarono negli occhi per un istante, e poi...scoppiarono a ridere. Quando uscimmo dalla farmacia, il mio amico mi disse (scherzando) che non sarebbe mai più entrato in un negozio insieme a me...

-Un giorno, al lavoro, stavo camminando lungo un corridoio. Svoltato un angolo, mi trovai di fronte una collega e quasi ci scontrammo. Mi scappò un'esclamazione di stupore, alla quale lei reagì dicendo: -Eh, esagerato...Ti ho spaventato? Sono così brutta?. La tranquillizzai, allora, ribattendo: No, no, figurati: è che mi sono visto riflesso nei tuoi occhioni e allora mi sono spaventato di me stesso! La battuta le piacque, e infatti lei cominciò a sciogliersi come un budino al sole...

-Una sera, a casa, squillò il telefono. Alzai la cornetta e, ancor prima che io avessi il tempo di dire "pronto" udii una voce giovanile maschile: -Ciao, mamma, sono io. Rimango a cena fuori, e se chiama quella str...di Elena dille che vada a.... Era chiaro che quel ragazzo era più che convinto di aver fatto il numero giusto; io, allora, risposi: -Ok, va bene, ma mi dica: a chi lo devo riferire?. A questo punto il tipo dovette rendersi conto dell'errore, e allora si profuse in una lunga sequela di scuse. Doveva essere davvero molto imbarazzato...Io, tuttavia, continuai: -Non si preoccupi, sono cose che capitano! Però, se accetta un consiglio...Non sia così cattivo con Elena!. E, ridendo, quello sconosciuto ed io ci salutammo.

Roby, carissimi, sentite questa...

quando ero adolescente al terzo superiore eravamo in gita...stavamo sul pullman...si giocava a carte e tra musica e schiamazzi nel veicolo c'era un casino pazzesco...io giocavo a carte con un mio compagno di classe...a dire il vero molto molto carino...insomma lui se ne esce dicendo..."Senti perchè non ci facciamo una briscolata che è più divertente?"...allora io senza malizia e senza pensare a quello che dicevo risposi..."Ma perchè invece non ci facciamo una bella scopata?"... Oddio che vergogna...volevo sotterrarmi...lui che mi guardava sbigottito e diventava sempre più rosso...tutti a ridere ed io a cercare di spiegare agli altri ed alla professoressa che mi riferivo al gioco della scopa...questa più che presenza di spirito è stata proprio una bella figura barbina e di m...

Ah ah ah ah... É un classico, Elha! Ma viva la spontaneità innocente!

Uranium ha scritto:Ah ah ah ah... É un classico, Elha! Ma viva la spontaneità innocente!

Già, però dopo la battuta...dopo tre mesi...non ci crederai, io e quel bel ragazzetto, Emanuele, ci siamo messi insieme! Il mio primo amore!!

...E te credo! Ha colto il messaggio velato...!!!

Uranium ha scritto:...E te credo! Ha colto il messaggio velato...!!!

Già, e poi chissà, magari, poi non era così tanto velato...

...Infatti c'era molta ironia in quello che ho scritto...

Uranium ha scritto:...Infatti c'era molta ironia in quello che ho scritto...

Dimenticavo...C'è stata un'altra occasione, tanti anni fa, nella quale mi uscì spontanea una battuta che cadde proprio a fagiolo...Si era in campeggio con amici, e una mattina uno di noi si mise ad accordare la chitarra per mettersi a suonare. Dopo un po' di tempo, mentre continuava a pizzicare una delle corde, costui se ne uscì con un pensiero ad alta voce: -Hmmm...secondo me il SOL cala.... Lo guardai stupito e dissi: -Scusa, ma è impossibile! Come fa a calare il sol di mattina? Dovetti darmi alla fuga, in quanto i miei amici presero a rincorrermi con la chiara intenzione di linciarmi...

Roby, sei davvero simpatico...