Una svista pericolosa 2

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Moderatori: Sunshine, Uranium

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Una svista pericolosa 2

Messaggioda Uranium » 02/03/2019, 13:11

Ciao a tutti!
Mentre esprimo la mia felicità per la guarigione della nostra Sunshine e per festeggiare il lieto evento, desidero introdurvi al racconto di un simpatico episodio della mia giovinezza...

Avrò avuto sì e no vent'anni, e avevo trascorso un allegro sabato sera in birreria in compagnia dei soliti amici. Sotto molti aspetti, era stata una serata come tante altre; stavolta, però, la fortuna mi aveva preso a benvolere: avevo, infatti, avuto buon gioco con una fanciulla del gruppo che mi attizzava alquanto, così, quando rincasai (verso le due, due e trenta del mattino), ero carico come un cavo dell'alta tensione, e la mia mente aveva già preso il largo ad ampie bracciate sul mare dell'immaginazione...Tutta la casa era immersa nel più completo silenzio.
Eccitato com'ero, non mi sognavo neppure di mettermi a dormire (passatemi il bisticcio di parole), e così decisi di ascoltare un po' di musica. Inserii una cassetta dei Ramones nello stereo, mi infilai le cuffie sulla testa, ruotai generosamente il manopolone del volume dell'amplificatore, mi spaparanzai senza troppa grazia sul letto e infine premetti il tasto Play. Dopo pochi istanti, la rauca, caratteristica voce di Dee Dee Ramone, il bassista della punk band americana, si fece sentire: One, Two, Three, Four!, e la sarabanda ebbe inizio. Ebbro di adrenalina, cominciai a mimare le frenetiche rullate del batterista stringendo nelle mani due bacchette immaginarie, e, di quando in quando, a spremere riff indiavolati da una chitarra distorta che esisteva solo nella mia fantasia.
Ero già alla terza o quarta canzone quando, all'acme della mia performance virtuale, il lampadario della mia stanza si accese all'improvviso, poi qualcosa mi afferrò ad un braccio e cominciò a scrollarmi con forza. Questo mi fece ripiombare al suolo di botto dall'alto del mio volo astrale...Alzai il capo ed incrociai lo sguardo di mio padre che mi fissava con gli occhi sbarrati. Appena il tempo di togliermi le cuffie, ed il genitore mi urlò sul viso: Bèin, mo, et deficièint??? (che, tradotto dal dialetto modenese, significa, più o meno: Be', allora, sei deficiente?)
Che era successo? Semplice: avevo inavvertitamente omesso di escludere le casse esterne dell'impianto stereo agendo sull'apposito commutatore, e così già da un po' le urla selvagge della band stavano travalicando i muri della mia stanza (e probabilmente non soltanto) facendo impietoso scempio della quiete notturna.
Forse la mia sbadataggine non avrebbe avuto certe conseguenze se allora avessi avuto un piccolo apparecchio portatile. Ma se ricordo bene, a quel tempo il mio stereo era dotato di casse a tre vie attive di circa 100 W di potenza...
Siate giusti più che buoni
Kempis

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Re: Una svista pericolosa 2

Messaggioda Massimiliano » 06/03/2019, 8:17

Ciao Roberto,

certo, non si può dire che i tuoi genitori non avessero pazienza! Considerando che hanno sopportato fino alla terza canzone! :D max_20

Sei più che giustificato dal fatto che eri preda di una tempesta ormonale! ;) :)

Max
Perché puoi continuare a far finta di nulla, a essere sempre connesso, a correre senza sosta.
Puoi credere a ciò che dicono tutti, lasciarti cambiare dalle mode, affidare agli altri la tua felicità.
Ma, in alternativa, puoi anche fermarti. E vivere!

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Re: Una svista pericolosa 2

Messaggioda Uranium » 07/03/2019, 19:02

:lol: :lol: Sì, Max, è vero, i miei ne avevano di pazienza...Ma non troppa! Avevano anche un sonno molto duro, per cui quella che per me era la terza o quarta canzone, per loro era soltanto la prima...
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Kempis


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