Una svista pericolosa...

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Una svista pericolosa...

Messaggioda Uranium » 18/11/2018, 14:04

Ciao a tutti!
Oggi voglio raccontarvi di un episodio che ho vissuto di persona nel 1994 a Nonantola (MO), quando ero socio del locale Archeoclub.
Dopo diversi mesi nei quali se ne era attivamente discusso, quell'anno decidemmo di mettere in scena una fiction sui fatti di Villa Emma del 1945.
Villa Emma era ed è tuttora un bell'edificio sito a Nonantola nel quale, verso la fine della II Guerra Mondiale, vennero ospitati clandestinamente numerosi ebrei provenienti dalla Jugoslavia allo scopo di sottrarli alla persecuzione nazista. La commovente solidarietà e la mirabile organizzazione dei nonantolani (coordinati dal sacerdote don Arrigo Beccari, che per i suoi meriti fu eletto Giusto fra le Nazioni) permisero a quei profughi di espatriare sani e salvi in Svizzera. L'idea della fiction era nata da un socio dell'Archeoclub il quale, grazie al fatto di essere un giornalista, poteva contare su alcune conoscenze in ambito cinematografico, e ci si proponeva, una volta completata l'opera, di portarla all'attenzione di Giovanni Minoli che l'avrebbe infine proposta nel programma Mixer da lui condotto.
Prese dunque il via un'intensa fase organizzativa: Il nostro amico giornalista invitò a Nonantola il regista romano Cesare Noia, che conosceva da tempo, e la sua piccola cooperativa cinematografica; un collezionista di automezzi d'epoca ci prestò un magnifico autocarro Lancia originale del 1940, e alcune famiglie di agricoltori misero a disposizione le loro vecchie case per girare alcune scene. E gli attori? Be', considerando che non si sarebbe trattato di un vero e proprio film ma soltanto di alcune ricostruzioni filmate senza sonoro ne' doppiaggio, quelli saremmo stati noi soci. Al sottoscritto, a causa di una vaga somiglianza fisica, venne affidata la parte di Bruno Lazzari, l'impiegato comunale che falsificò i documenti da consegnare ai profughi in fuga. Il solo ad apparire in molte scene come autentico protagonista di sè stesso (e l'unico ad essere intervistato) sarebbe stato proprio don Arrigo Beccari.
Un giorno, un venerdì mattina, si doveva girare la ricostruzione di un episodio realmente accaduto, durante il quale un cittadino venne fermato ed interrogato dai tedeschi. Per quell'occasione si fecero arrivare, tramite la RAI di Bologna, alcune uniformi di ufficiali del III Reich, perfette in ogni dettaglio e certamente di grande impatto visivo. Io non dovevo apparire, in quelle scene, ma decisi comunque di assistervi, e così mi presi mezza giornata di permesso dal lavoro.
Il set era già stato allestito ai piedi della Torre dei Modenesi (una delle due torri nonantolane, del XII sec.), e i prescelti ad interpretare gli ufficiali tedeschi erano splendenti nelle loro uniformi: non a caso erano stati selezionati fra alcuni amici dotati di physique du role, alti e prestanti!
Tutto, insomma, era stato organizzato...o quasi: chi avrebbe dovuto farlo, infatti, si era fatalmente dimenticato di mettere a conoscenza dell'iniziativa i Carabinieri della locale stazione! Sapete com'è, chiunque si inquieterebbe vedendo gironzolare per il proprio paese cinque o sei marcantoni in uniforme nazista...Se poi aggiungiamo il fatto che, per ironia della sorte, alle precedenti elezioni i partiti di destra avevano registrato un notevole incremento di consensi (probabilmente per effetto delle massicce ondate di immigrati di quel periodo), allora non occorrono ulteriori spiegazioni. Ma il destino, da quel burlone che è sempre stato, aveva in serbo per noi un'altra sorpresa! Poco prima dell'inizio delle riprese, infatti, per la via centrale di Nonantola transitò una camionetta con tre carabinieri a bordo, che notarono subito quel folto gruppo di curiosi assiepato intorno a cinque o sei personaggi in uniforme tedesca e con tanto di svastica al braccio...Immaginatevi la scena: i militari arrestarono immediatamente il mezzo, si precipitarono da noi con la mitraglietta Beretta M12 in pugno ed esclamarono: Fermi dove siete! Cosa state facendo, voi?. A questo punto, purtroppo, è molto difficile rendere adeguatamente l'idea della comicità della scena...I curiosi intervenuti rimasero ammutoliti, ma il regista, che se ne stava tutto curvo sulla sua macchina da presa ad armeggiare con i comandi, non battè ciglio...Costui, tanto per darvi un'idea, aveva l'aspetto di Marco Predolin (lo ricordate? Folta chioma e baffi grigi) ed il modo di fare del Carlo Verdone di Gallo Cedrone: notata la presenza dei militari intervenuti in armi, sollevò con glaciale tranquillità il capo verso di loro e, con una divertentissima espressione un po' infastidita e un po' strafottente, come se si trattasse della situazione più normale che si potesse immaginare, disse: -Embe'? Stamo a ggira' un film...Che, nun ze vede? Da rotolarsi a terra dalle risate...
I carabinieri, allora, si guardarono in volto e rimasero un po' spiazzati, poi, riavutisi, capirono che non c'era alcun pericolo...Tuttavia, a questo punto essi manifestarono tutta la loro giustificata irritazione per non essere stati avvertiti, ma dopo qualche formale richiesta di esibizione dei documenti e dopo essersi accertati che le pistole Luger degli ufficiali erano fasulle, tutto si accomodò senza problemi. Avevano davvero creduto che non c'era alcun pericolo? Probabilmente sì, e anche le autorità comunali dovettero confermarlo in seguito, ma è un fatto che, da quel giorno, ogni qualvolta ci si ritrovava a girare, un'auto del 112 era sempre presente poco distante, dietro le quinte...
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Re: Una svista pericolosa...

Messaggioda Sunshine » 19/11/2018, 12:00

Roby, max_7 certo questa è stata davvero una vicenda particolare! Per lo meno non si può dire che stavolta i carbinieri non abbiamo fatto il loro dovere! :D :)

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Re: Una svista pericolosa...

Messaggioda Uranium » 19/11/2018, 17:37

Guarda, Sunshine, io ho un debole per l'Arma dei Carabinieri, e lo dico sul serio...E sai perchè? Perchè i carabinieri sanno esercitare la loro autorità e farsi rispettare senza diventare cafoni, come invece spesso fanno gli agenti di polizia. Almeno secondo la mia esperienza, posso inoltre dire che un carabiniere sa capire al volo quando è il caso di usare le maniere brusche, ma lo stesso non posso dire dei poliziotti...
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Re: Una svista pericolosa...

Messaggioda Sunshine » 20/11/2018, 11:54

Roby, max_7 si ma infatti la mia era una battuta...lo so che i carabinieri sono molto professionali! ;)

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